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venerdì 30 marzo 2018

RS Components inserisce a catalogo un nuovo programmatore/debugger per microcontrollori PIC® Microchip

RS Components inserisce a catalogo un nuovo programmatore/debugger per microcontrollori PIC® Microchip
Il nuovo programmatore PICkit™ consente, a un prezzo competitivo, un debug notevolmente più veloce, con nuove funzionalità e più interfacce

RS Components, distributore globale di prodotti di elettronica e manutenzione, ha inserito a catalogo il programmatore/debugger in-circuit MPLAB® PICkit™ 4 di Microchip che consente, in modo semplice e veloce, il debug e la programmazione di microcontrollori (MCU) PIC® e controllori di segnali digitali (DSC) dsPIC® attraverso l'ambiente di sviluppo integrato (IDE) MPLAB® X.

Il nuovo PICkit 4, che offre le stesse funzioni e prestazioni garantite da altri programmatori/debugger simili, ma a un costo decisamente inferiore, si basa sul suo predecessore PICkit™ 3, ma consente una programmazione cinque volte più veloce e offre maggiori funzionalità, un più ampio intervallo di tensioni del dispositivo target e un maggior numero di opzioni per l'interfaccia di debug.

Questo dispositivo soddisfa le esigenze degli sviluppatori che si occupano di programmazione e debug di dispositivi a 8, 16 o 32 bit ed è caratterizzato da un tempo di programmazione ridotto che lo rende ideale per i microcontrollori a 32 bit con capacità di memoria più elevate. Oltre a supportare le MCU e i DSC PIC di Microchip, consente il debug e la programmazione della famiglia CEC1702 di dispositivi abilitati per la crittografia hardware.

Una caratteristica fondamentale di questo strumento di sviluppo è la gamma più ampia di tensioni, in grado di supportare numerose MCU PCI, con tensioni comprese tra 1,20 e 5,5 V. Lo strumento si connette al computer mediante un'interfaccia USB 2.0 ad alta velocità ed è collegabile al chip da programmare tramite un solo connettore in linea a 8 pin che utilizza due pin di I/O del dispositivo e la riga di reset per consentire il debug in-circuit e l'ICSP™ (In-Circuit Serial Programming™). Il PICkit 4 supporta anche interfacce avanzate quali JTAG a quattro fili e SWD con gateway dati in streaming, inoltre è compatibile con versioni precedenti di schede demo, connettori e sistemi target che utilizzano JTAG a quattro fili e la tecnologia ICSP.

Il PICkit 4 è anche dotato della funzione 'programmer-to-go' e di una scheda microSD per il codice di progetto, inoltre può essere attivato dalla scheda target per consentire la programmazione sul campo. Tra le altre caratteristiche figurano programmazione automatica, alla velocità consentita dal dispositivo, la possibilità di fornire fino a 50 mA al dispositivo target e consumi di corrente inferiori a 100 µA.

Il supporto e le funzioni del nuovo dispositivo sono disponibili previa installazione dell'ultima versione dell'IDE MPLAB X, compatibile con Windows, Mac OSX e Linux. 

Il programmatore/debugger in-circuit MPLAB PICkit 4 è disponibile da RS nelle regioni EMEA e Asia Pacifico.


Mi prende d’amore una forma di Nadia Alberici: i consueti verdi su per salite strane

“Quel che dissi/ era un albero alto e diritto/ Beveva l’acqua dal canale/ e l’acqua si faceva forma/ e corteccia dura di tempo/ Raccoglieva visioni dall’azzurro/ e cuciva l’aria con disegni ritorti/ E dissi/ l’albero cresciuto materia/ era quel me/ che sarei divenuta/ se fossi cresciuta sola sotto la luna/ […]” ‒ “Quel che dissi”

In una dimensione senza tempo, l’Io si individua in albero, nella materia in cui avrebbe potuto esprimere ciò che l’acqua rievocava. L’Io sibila i versi tra la folla per coloro che prestano attenzione al valore delle parole, simboli raccolti nell’azzurro, nel cielo.

“Mi prende d’amore una forma” è la seconda raccolta poetica di Nadia Alberici, edita nel 2018 in coedizione tra Negretto Editore e Gilgamesh Edizioni. La prima silloge, “Terre incolte” è stata pubblicata nel 2015 da Gilgamesh Edizioni.

Claudio Borghi, insegnante di matematica e fisica, firma la presentazione della raccolta e Silvano Negretto cura, in chiusura, la nota dell’editore.

“La fusione con la natura, desiderata e desiderante, che ispiravan gran parte delle poesie di “Terre incolte”, pare molto attutita, quasi messa tra parentesi; si percepisce un continuo, teso scambio di sensazioni e pensieri tra il centro vivente e la realtà che lo circonda e ne minaccia il corpo, lo confina nel cerchio, pulsante tra sogno e coscienza, desiderio e paura, dell’esistenza.” ‒ Claudio Borghi

Il sentire che genera pensiero in corrispondenza al centro interno ed alla realtà che si percepisce e che si crea. La minaccia del corpo, la manifestazione materiale. Il discorrere interiore che pone limiti all’evoluzione dell’imago che, necessariamente, orienta le percezioni dello stesso. È l’Io che, in viaggio, percepisce Anima come soffio che s’accende quando è riconosciuta.

“Corpo morto corpo fermo corpo vacuo/ corpo denso corpo intenso/ cuoce l’anima fresca/ come una goccia di vento/ Io la sento che c’è e non c’è/ che s’inebria di me// […] e quella foce di fiume loquace/ che corre davanti alle braccia e segue la traccia/ stringendo la terra/ Emersa.” ‒ “Corpo morto corpo fermo corpo vacuo”

Nadia Alberici, nelle sue liriche, esercita la volontà di esplorare l’istante, di sciogliersi in frammenti disperdendo la coscienza in parole ‒ simili a capelli attorcigliati ‒ che sgorgano da una sorgente generando connessioni nuove ed autentiche.

L’Io indaga sullo scorrere e correre della vita, ogni domanda è ricerca dell’amica ‒ Anima ‒ che “congiunta e inseparabile” osserva e canta. Ogni domanda è elevarsi dalla “distanza abissale” per vestire la brezza dell’imitarne il canto, come una cascata “di miele disciolto/ che chiama una memoria”.

“Le parole non bastano mai, anche se aiutano, per rispondere ai nostri dubbi; e il dubbio non è mai sofferenza, è presa d’atto cosciente della misteriosa bellezza della Materia o Natura vivente di cui Nadia si sente parte. L’anima, anche quando appare sconvolta dalle emozioni, anche quando rischia di “perdere il senso”, trova stabilità nella “terra inerte”, nella natura stabilmente viva, nella quale con meraviglia siamo immersi.” ‒ Silvano Negretto

“Mi prende d’amore una forma” è una sequenza di colori nella quale rigoglia il verde – emblema della Natura ‒. In ben undici liriche, infatti, siamo trasportati in questa figurazione: “il vento/ il verde”, “e gli odori dei passaggi sul verde prato”, “anime molto/ folte/ verdi e scure”, “le pagine verdi”, “sono viaggi di ritorno/ in ranghi desueti/ nei consueti verdi”, “e verdi fiordi dei boschi”, “s’interroga con i segni dell’erba”, “quasi un’erba infestante”, “di erba e capelli”, “col vento e nell’erba alta”, “i colori di erba”.

I consueti verdi, le anime verdi, il vento verde. Quasi a dir che l’evadere dell’Io dal corpo sia un rientrare nello status consueto di Natura nel quale si raccoglievano “fiati di animali e generi umani” e, di alberi. È uno “svanire nell’Universo” “nelle albe ancora piene della notte”, è la determinazione dell’incontro con l’altro che abita nel corpo da quando si ha reminiscenza.

Ed in questa condizione d’astrazione la poesia diviene anamnesi, rievocazione, ricordo.
“Ogni volta con lei diverrò marea/ abbandonandomi/ a quell’entrare discreto e inondante/ nelle gole mie infinite./ Ci unisce un filo ininterrotto di memoria/ Un filamento elastico di saliva/ che srotola piano dall’incavo profondo/ dei miei occhi senza/ che fonema gorgogli e si congiunga/ […]” ‒ “Ogni volta con lei diverrò marea”

“Un filo ininterrotto di memoria” che Nadia Alberici insegue, evadendo dalla percezione sensoriale del mondo materiale, per avanzare “su per salite strane” in cui la sensazione non avviene tramite i sensi ma attraverso la volontà di contemplazione.

La meta ‒ se così possiamo nominare lo scopo del tendere dell’Io attraverso l’atto del moto spirituale in unione con la Mente Creativa ‒ è l’Armonia.

 “[…] La mia ombra là appariva e spariva come se fosse un niente/ trasparente/ Transitare in un paesaggio che è sensazione/ e indossare l’armonia vivente/ fino alla sua eclisse/ Ti dico che era così prima che il giorno mi prendesse.” ‒ “E se ti dico che il mare era un velo di sfumature liquide”



Written by Alessia Mocci
Ufficio Stampa Negretto Editore



Info
Sito Negretto Editore
http://www.negrettoeditore.it/

Acquista “Mi prende d’amore una forma”
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Facebook Negretto Editore
https://www.facebook.com/negrettoeditoremantova/

Sito Odori Suoni Colori
http://www.odorisuonicolori.it/



Fonte
http://oubliettemagazine.com/2018/03/26/mi-prende-damore-una-forma-di-nadia-alberici-i-consueti-verdi-su-per-salite-strane/

mercoledì 28 marzo 2018

Il diktat incostituzionale di Grillo contro i Senatori traditori

"Il Senatore che abbandona il gruppo parlamentare a causa di espulsione, ovvero ABBANDONO VOLONTARIO, ovvero dimissioni determinate da DISSENSO POLITICO sarà obbligato a pagare, a titolo di penale, al Movimento 5 stelle entro 10 giorni dalla data di accadimento di uno dei fatti sopra indicati, la somma di 100 mila euro". 

E' quanto prevede l'articolo 21 del regolamento interno del gruppo del Movimento 5 stelle del Senato. 

Non una Legge dello Stato Italiano.

Anzi la Costituzione Italiana con Articolo 67 sancisce espressamente che:
«Ogni membro del Parlamento rappresenta la nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato». 

Il suddetto principio fondante della nostra democrazia rappresentativa ed è la base giuridica che giustifica una delle libertà più importanti di Deputati e Senatori

I parlamentari infatti svolgono il loro incarico senza obblighi nei confronti di partiti, programmi elettorali o dei cittadini stessi. 

Questo concetto fu introdotto per la prima volta nella Costituzione Francese del 1791 dopo la rivoluzione del 1789,  per poi diventato nel tempo uno dei mattoni su cui è stata costruita l’idea moderna di democrazia rappresentativa. 

L’eletto, perciò, non ha alcun vincolo giuridico nei confronti degli elettori, ma solo una responsabilità politica. 

Questa libertà di azione deve essere garantita affinché il parlamentare possa svolgere le proprie funzioni senza pressioni e/o ricatti esterni. 

Il mandato imperativo, opposto al libero mandato del sistema italiano, è previsto solo in Portogallo, Panama, Bangladesh e India. 

Nei regolamenti di Camera (art. 83) e Senato (art. 84) l'assenza di vincolo di mandato è declinata nella libertà per singoli eletti di intervenire in disaccordo con il proprio gruppo di appartenenza.

Quindi già esiste un "Consiglio Superiore della Magistratura Grillina"?

E come saranno puniti gli inadempienti traditori del Sacro Blog?

Con l'olio di ricino?

#provetecnichedidittatura
#mifannopaura



All’ex Cartiera Latina la mostra “Ritmi e cromie delle acque”

Mercoledì 11 aprile 2018, alle ore 17.30, all’ex Cartiera Latina sulla Via Appia Antica n. 42 (altezza Domine Quo Vadis), si inaugurerà la mostra di arte contemporanea Ritmi e cromie delle acque, curata da Laura Turco Liveri, storica e critica dell’arte, per l’organizzazione dell’Associazione Culturale ArtinArte di Paolo Viterbini e Walter Necci, e con i patrocini della Regione Lazio, Comune di Roma.

martedì 27 marzo 2018

10.000 i “quattro gatti” di Rete Stop Biocidio scesi in piazza per sfiduciare il governo De Luca


NAPOLI, 25 MARZO – Più di diecimila i cittadini campani, gli attivisti dei vari comitati ambientalisti, delle realtà associazioniste e politiche che in data 24 marzo partecipano al corteo regionale, con partenza alle ore 15.00 da Piazza Mancini, organizzato dalla Rete Stop Biocidio

Una folla gremita che, tra striscioni, sacchetti di rifiuti urbani e maschere, attraversa l'intero percorso, sfilando tra corso Umberto, piazza Bovio, via Guglielmo San Felice già via Acton, giungendo a via Santa Lucia, cantando "Jatevenne", la canzone inedita dei Terroni Uniti, presenti al corteo, scritta appositamente per manifestare la solidarietà del mondo artistico. 

Alla Giunta della Regione Campania, il simbolico lancio e deposito dei sacchetti, nonché la dichiarazione della mozione di sfiducia popolare al governo regionale, di seguito riportata:
IL POPOLO CAMPANO
VISTA la reiterata disponibilità della classe di governo regionale a sostenere l'operato delle ecomafie;
VISTO il contenuto dell'inchiesta Bloody Money che riprende esponenti del centrosinistra e del centrodestra campano disposti a trattare della gestione dei rifiuti con un collaboratore di giustizia condannato per reati di associazione mafiosa;
VISTO il continuo ricorso a dispositivi emergenziali come strumento che consente un sistema diretto di appalti in deroga alla legislazione ordinaria e sottratto al controllo democratico della cittadinanza;
VISTI gli effetti nefasti della legislazione speciale e dei commissariamenti che, incapaci di gestire il disastro ambientale, diventano una mannaia debitoria sulle spalle delle nuove generazioni;
VISTO il continuo tentativo di negare il dramma sanitario del biocidio;

VISTO il piano criminale di smantellamento della sanità pubblica a fronte di un territorio che avrebbe bisogno di monitoraggio, investimenti sul diritto alla salute e risarcimenti per le comunità colpite dall'inquinamento;
 
CHIEDE le dimissioni immediate del governo regionale;
CHIEDE la cessazione immediata di ogni dispositivo emergenziale relativo alla gestione rifiuti e il ritorno ad affidamenti pubblici;

CHIEDE la definizione di osservatori aperti alla cittadinanza che possano vigilare costantemente sull'efficacia e la trasparenza degli interventi e delle loro tempistiche.
 
INVITA tutti i componenti del consiglio regionale ad assumere questo mandato e procedere alla sfiducia del governo regionale.
Tra i partecipanti al corteo, anche vari bambini, tra cui gli scolari della classe 1 B della scuola elementare "Guglielmo Marconi" di Pozzuoli, vincitori della V edizione del concorso "Inventiamo una banconota", accompagnati dalla loro maestra, Giovanna Di Francia. Un bozzetto, il loro, che rappresenta quanto il potere dei soldi spesso si scontri con il diritto alla salute, come simboleggiato dal loro disegno: un prato verde, dei bambini, dei frutti contaminati. Accanto ad essi, Marzia CaccioppoliPresidente di "Noi genitori di tutti Onlus", e le "Mamme vulcaniche". 

Impossibile elencare tutte le realtà che aderiscono all'iniziativa (n.d.r.: è possibile consultare la Pagina Facebook Stop Biocidio). La manifestazione, infatti, raccoglie centinaia di comitati, dal nord al sud dell'Italia, come dimostra anche la viralità dei video di protesta #ASackettChallengein cui la Rete Stop Biocidio ha sfidato a filmarsi mentre si mostrava il proprio sacchetto e le proprie ragioni di protesta: la sfida ha raccolto migliaia tra adesioni e condivisioni di attivisti, cittadini e comitati da tutta Italia

In Campania, la Rete Stop Biocidio si incontra ancora una volta, il 21 aprile a Caserta, luogo ancora da definirsi, per portare avanti la sua battaglia ambientalista contro l'illegalità e lo sversamento illecito dei rifiuti. 

Da "fiume in piena" del 16 novembre 2013, la rete si allarga sempre di più e non si arresta, dimostrando al governatore De Luca che non sono "quattro gatti", come da lui dichiarato, coloro che avversano un sistema politico troppo spesso più vicino agli interessi individuali dei pochi – basti vedere l'inchiesta "Bloody Money" condotta da Fanpage - che a quelli della comunità. 
Lidia Ianuario


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Juve e Spongebob: #MaiGettareLaSpugna

#MaiGettareLaSpugna: la sfida è aperta!

Sfida Spongebob, vinci la Juve!

Al via #MaiGettareLaSpugna, una iniziativa Spongebob e Juventus dedicata ai tifosi più giovani!

In palio una incredibile giornata all'Allianz Stadium

Avete mai visto Spongebob, la property più amata di Nickelodeon (in esclusiva su Sky al canale 605) impegnato a fare le bolle di sapone più grandi del mondo? O ancora a cantare, cimentarsi in arti marziali o mangiare un hamburger

SpongeBob ha sfidato nei suoi hobby preferiti anche i Campioni della Juventus Gigi Buffon, Giorgio Chiellini, Paulo Dybala e Claudio Marchisio!

Parte oggi martedì 27 marzo una collaborazione tra Spongebob, la property di Nickelodeon, il brand di Viacom Italia azienda guidata dall'A.D. Andrea Castellari, e Juventus.

Da oggi al 15 aprile sarà infatti attivo il contest #MaiGettareLaSpugna dove tutti i ragazzi di età compresa fra i 6 e i 14 anni potranno sfidare nientemeno che Spongebob! 

Partecipare è semplicissimo: basterà scattare una foto in cui i ragazzi sono ritratti in una delle quattro attività elencate – fare bolle, cantare, praticare arti marziali, mangiare un hamburger - entro il 15 aprile

Al termine del concorso verranno selezionate le 10 migliori performance: ognuno dei vincitori sarà iscritto alla Juventus Membership per un anno, e avrà a disposizione due biglietti per l'incontro Juventus-Bologna del 6 maggio prossimo, in Legends Club

Lo stesso giorno le più belle immagini saranno trasmesse sui maxischermi dell'Allianz Stadium nel pre partita!

#MaiGettareLaSpugna: la sfida è aperta!


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In libreria "Il divenire della filosofia" in François Zourabichvili a cura di Cristina Zaltieri, edito da Negretto Editore

Fin dove è possibile che una identità regga l’incalzare degli eventi, quando e come può finire per spezzarsi?” ‒ François Zourabichvili

In arrivo nelle librerie fisiche ed online “Il divenire della filosofia in François Zourabichvili” edito dalla casa editrice mantovana Negretto Editore, per la collana editoriale “Il corpo della filosofia”.

La collana “Il corpo della filosofia” diretta da Rossella Fabbrichesi e Cristina Zaltieri, è la scrittura dei suoi testi, là dove il pensiero si fa visibile, si concede al nostro sguardo. Porre l’accento su tale corpo non significa attraversare i testi mirando ad un altrove invisibile di cui essi sono i segni, ma illuminare l’intreccio scritturale che è la loro carne, il textum

Significa anche tener conto che il pensiero si dispiega sempre in un’alterità (corpo, scrittura, carne, materia) che lo contamina e lo nutre. Lungi da rimuoverlo od obliarlo, la filosofia deve essere all’altezza di tale suo corpo potente e glorioso.

“Il divenire della filosofia in François Zourabichvili”, curato da Cristina Zaltieri, traduttrice in Italia del filosofo francese, raccoglie gli interventi presentati il 2 febbraio 2017 all’Università Bicocca di Milano al Convegno omonimo dedicato al filosofo. Suddiviso in due parti, la prima “Letteralità, Evento Esaustione, Mappa” propone i testi di Giorgio Majer GattiLa questione della letteralità. Note di lavoro per una genesi”, Luca PinzoloL’evento-Deleuze. Il discorso indiretto libero di François Zourabichvili”, Ubaldo FadiniEsaurire e/è creare. Il possibile in questione a partire da Gilles Deleuze e François Zourabichvili” e Lorenzo GattiIl commento scisso di François Zourabichvili”.

La seconda parte intitolata “Chimera, Forma, Fisica del Pensiero, Infanzia” presenta i contributi di Cristina ZaltieriFrançois Zourabichvili e la pratica della filosofia”, Vittorio MorfinoIl divenire della forma”, Federico SilvestriDal moto al conatus. Individualità dei corpi e ‘fisica del pensiero’ in Spinoza”, e Gianfranco MorminoLa prima apertura al mondo: Zourabichvili e la condizione infantile in Spinoza”.

Come suggerisce Cristina Zaltieri nella presentazione del libro, oggi, le riflessioni di François Zourabichvili stanno ricevendo grande rilievo internazionale e questo lo si può notare dalle traduzioni presenti in lingua inglese, giapponese, turco. Da mettere in rilievo che solo in Italia son state tradotte e pubblicate le sue quattro opere principali: “Deleuze. Una filosofia dell’evento” (Ombre Corte, Verona, 2002); “Spinoza. Una fisica del pensiero” (Negretto Editore, 2012); “Il vocabolario di Deleuze” (Negretto Editore, 2012); “Infanzia e regno. Il conservatorismo di Spinoza” (Negretto Editore, 2016).

Non si può di certo affermare che il pensiero di Zourabichvili sia di facile accesso per la complessità delle speculazioni affrontate sul filosofo Baruch Spinoza e su Gilles Deleuze ma è proprio questa la potenza nella quale si nota il grande lascito della filosofia dell’Evento di Deleuze e nel lavoro di far dei concetti altrui non tanto interpretazione quanto una sperimentazione che ha come campo d’esperienza noi stessi.

La ricerca focale dell’indagine filosofica di Zourabichvili come sottolinea la Zaltieri – è l’emergenza dell’identità, l’emergenza di tracciare i suoi contorni ed i suoi limiti in un percorso di liberazione dal materialismo e dalla tradizione e, di presa di coscienza e dunque riconoscimento delle chimere, così come le denomina Baruch Spinoza.

La letteralità equivale, secondo Zourabichvili, alla pratica stessa dell’immanenza, cioè alla produzione di senso attraverso la contaminazione delle serie eterogenee. Per chiarire meglio questo punto, Zourabichvili riprende le riflessioni che Deleuze ha dedicato al passaggio dal verbo EST alla congiunzione ET (soprattutto in Conversazioni e Millepiani), sulla base di un’idea definita sin dai tempi di Empirismo e soggettività. Cosa può significare l’espressione ricorrente «le relazioni sono esterne ai loro termini», se non che le relazioni non sono date in anticipo attraverso la natura statica dei termini stessi, ma sono sempre il prodotto di un incontro, dunque di un dinamismo relazionale e virtuale? Giorgio Majer Gatti

“«La philosophie de Deleuze est un monopluralisme duel.» Il pluralismo non è la divisione dialettica dell’Uno nel Due: si tratta di un pluralismo dato in uno, ossia in una volta sola, ma pur sempre come pluralismo – di qui l’opzione, da parte di Deleuze, di impiegare la parola multiple come sostantivo e non come aggettivo; il multiplo è un ‘blocco’, è un pluralismo-uno piuttosto che una ’uni-pluralità’ che si dà, o meglio si articola, in modo plurale a partire da una preliminare unità, destinata questa sì, in un modo o nell’altro, a ricomporsi. Luca Pinzolo

“Di fronte all’odierno «sistema controllato delle parole d’ordine», Deleuze sottolinea la necessità – anche politica – di una ‘contro-informazione’ che possa valere come ‘atto di resistenza’, che consenta di comunicare ‘meno’, in quanto creare è «sempre stato altro dal comunicare». Oggi l’essenziale consiste proprio nella creazione ‘dei vacuoli di non-comunicazione’, degli ‘interruttori’ indispensabili per sfuggire al ‘controllo’, con i suoi effetti di sofisticata omologazione attraverso la diffusione di una apparente diversità/differenziazione, anche a livello individuale.” Ubaldo Fadini

Spinoza è il primo commentatore di sé stesso, lo fa inserendo, come diceva Gilles Deleuze nel calmo movimento del ‘fiume della deduzione’, lo scorrere sotterraneo, irrequieto, polemico e immaginifico degli scoli. Il commento di un testo scritto ordo geometrico si differenzia da un commento generico perché le partizioni testuali di riferimento sono effettuate dall’autore stesso e consentono di essere prese a blocchi che rimangono inalterati nel passaggio da un commentatore all’altro. Lorenzo Gatti

Interpretare può essere solo una cosa, per Zourabichvili: sperimentare. In primo luogo sperimentare la forza vitale dei concetti, la loro capacità di rispondere al proprio problema. Concretamente in che consiste questa postura sperimentale dell’interpretazione? Ci offre la risposta una costellazione di concetti che è ricorrente nella scrittura di Zourabichvili: envelopper, enveloppement, impliquer. Laddove sono riferiti alla natura del concetto questi termini stanno ad indicare che la sostanza propria di cui è fatto un concetto filosofico è costituita da un inviluppo di senso. Quello che deve fare l’interprete non è tradurre il concetto, trasporlo in termini più comprensibili, più propri, come si richiede nell’interpretazione di una metafora. Cristina Zaltieri

“Se vi è un concetto che attraversa tutta l’interpretazione che Zourabichvili propone del pensiero spinoziano, senza dubbio è quello di forma. Certo, reinstaurare la centralità della forma nella teoria spinoziana sembrerebbe una mossa che presuppone un’abdicazione della lettura materialistica, sia essa posta in essere in favore di uno sdoppiamento platonizzante dei piani dell’essere o di una concezione gerarchica e teleologica delle forme à la Aristotele o à la Leibniz. […]” Vittorio Morfino

L’analisi di Zourabichvili, muove da un’osservazione di un certo rilievo: generalmente si riconosce in Leibniz il filosofo della riabilitazione del concetto di forma. Più propriamente, si è soliti leggere Leibniz come colui che ha riabilitato le forme sostanziali, mentre, secondo l’interpretazione di Zourabichvili, sarebbe più opportuno vedervi colui che ne ha radicalmente modificato il concetto. Federico Silvestri

“L’analisi di Zourabichvili inizia appunto con un grande aristotelico, Tommaso d’Aquino: il dottore medievale legge il problema del passaggio dal bambino all’adulto come un processo nel quale si mantiene l’identità, ovvero la continuità numerica. Come osserva Zourabichvili, mentre lo sviluppo fisico appartiene al novero del moto secondo la quantità, quello dello spirito produce un mutamento qualitativo; il bambino non ha semplicemente una ragione minore di quella dell’adulto, ne è del tutto privo. Perciò esso «sembra appartenere al genere [animale], senza differenza specifica; così si parlerebbe di un animale in generale, dunque di una bestia (dato che gli si riconosce almeno la capacità motoria). Non è già di un’altra specie, a dire il vero non ne consta di alcuna»” Gianfranco Mormino

François Zourabichvili è stato un filosofo francese, di origini armene, che si dedicò interamente alla comprensione e commento di Baruch Spinoza e Gilles Deleuze, approdando alla produzione di opere di folgorante intensità concettuale. 

Docente all’Università Paul Valéry di Montpellier e direttore di programma del Collège International de Philosophie dal 1998 al 2004. A 41 anni, ed esattamente il 19 aprile 2006, Zourabichvili ha deciso di interrompere la sua vita proprio come aveva fatto dieci anni prima Gilles Deleuze.

Written by Alessia Mocci
Ufficio Stampa Negretto Editore

Info
Sito Negretto Editore
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Acquista “Il divenire della filosofia in François Zourabichvili”
https://www.lafeltrinelli.it/libri/cristina-zaltieri/divenire-filosofia-francois-zourabichvili/9788895967332
Intervista Cristina Zaltieri
http://oubliettemagazine.com/2018/02/22/intervista-di-alessia-mocci-a-cristina-zaltieri-traduttrice-del-filosofo-francois-zourabichvili-per-negretto-editore/
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https://www.facebook.com/negrettoeditoremantova/
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Fonte
http://oubliettemagazine.com/2018/03/16/in-libreria-il-divenire-della-filosofia-in-francois-zourabichvili-a-cura-di-cristina-zaltieri-edito-da-negretto-editore/


Sui media Salvini straccia tutti e Fico supera la Casellati

SUI MEDIA SALVINI STRACCIA TUTTI E FICO SUPERA LA CASELLATI

Secondo il monitoraggio svolto da Mediamonitor.it su oltre 1500 fonti di informazione, dopo la débacle elettorale il neo Senatore Renzi resta comunque al terzo posto tra i leader politici più citati dal 5 al 25 marzo mentre solo 4° è Silvio Berlusconi.
Dal 5 al 25 marzo il leader più citato sui media italiani è stato il segretario della Lega Matteo Salvini, che raccoglie 15606 menzioni, il 28,3% in più di quelle di Luigi Di Maio (12.166) che ha guidato il Movimento 5 Stelle a diventare primo partito d'Italia. 
Nei 21 giorni successivi alle elezioni il grillino Roberto Fico, neo presidente della Camera, ha avuto 3995 citazioni sui mezzi di informazione italiani, il triplo di quelle del nuovo presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati (1443).
A mettere in evidenza questi risultati è il monitoraggio[1] svolto su oltre 1500 fonti d'informazione fra carta stampata (quotidiani e periodici), quotidiani locali, siti di quotidiani, principali radio, tv, blog da Mediamonitor.it, che utilizza tecnologia e soluzioni sviluppate da Cedat 85, azienda attiva da 30 anni nella fornitura dei contenuti provenienti dal parlato. 
Mediamonitor.it ha rilevato le citazioni avute dai principali leader politici sui media nazionali e locali dal 5 marzo a ieri.
Il neo senatore Renzi resta sulla bocca di tutti, nonostante abbia chiesto in modo deciso ai media di essere lasciato in pace. 
L'ex segretario del PD nel periodo esaminato da Mediamonitor.it ha totalizzato 9926 citazioni il doppio di quelle del reggente del PD, Maurizio Martina (4520), e quasi il 10% in più di Silvio Berlusconi (9082). 
Molto più staccati la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni (4.173) e ancora più indietro l'ex presidente del Senato e leader di LeU, Pietro Grasso (2.528).



[1] Il monitoraggio è stato condotto considerando le 'citazioni esatte' (nome cognome) dei singoli personaggi.

domenica 25 marzo 2018

Fake News: il 73% degli italiani è in grado di identificarle e il 67% non ha fiducia nelle notizie diffuse sui Social Network | Commento di Fabrizio Angelini


Eurobarometro fake news:
per il 90% degli italiani rappresentano un problema, ma il 73% è in grado di identificarle

Commento di Fabrizio Angelini, CEO di Sensemakers e rappresentante di comScore per l'Italia
 
Milano, marzo 2018 - Il 37% degli Italiani intervistati dichiara di entrare in contatto con fake news ogni giorno, il 31% almeno una volta alla settimana ma allo stesso tempo il 73% - in linea con la media europea - si dichiara in grado di identificarle.

Solo il 19% degli intervistati in Italia dichiara di avere fiducia nelle news diffuse sui Social Network e sulle App di Messaggistica - terzo valore più basso tra i 28 Paesi - e oltre il 90% degli stessi dichiara che le fake news oggi rappresentano un problema, per l'85% sono nello specifico un rischio per la democrazia in generale (settimo dato assoluto).


Queste alcune delle evidenze presentate dalla Commissione Europea provenienti dalla prima ricerca sulla percezione delle fake news e sulla loro fiducia nelle fonti dei media, che ha coinvolto oltre 26.000 cittadini all'interno dei 28 paesi dell'Unione.

"Quello che emerge dalla ricerca dell'Eurobarometro è uno scenario che conferma la pericolosità delle fake news all'interno del panorama europeo dei media, anche se con gradi e impatti diversi sui diversi mezzi" dichiara Fabrizio Angelini, CEO di Sensemakers e rappresentante di comScore per l'Italia "Quasi quattro italiani su dieci dichiarano di entrare in contatto quotidianamente con contenuti falsi ma oltre il 70% ritiene di essere in grado di riuscire ad identificarli. Permane però il dubbio che nell'insieme rilevato non rientri tutta l'area grigia della digital propaganda o dei link 'clickbait' condivisi sui social network dove spesso un titolo riporta in modo tendenzioso un riassunto parziale o enfatizzato della notizia stessa. Ad emergere in modo chiaro sono anche le differenze nel livello di fiducia verso i vari mezzi di informazione, mentre quelli tradizionali si attestano tutti su percentuali superiori al 50%, l'informazione veicolata tramite social o app di messaggistica si attesta al 19% (terzo valore più basso tra i 28 stati membri)".


Sensemakers S.r.l. è una società che offre servizi di consulenza e prodotti in ambito digital basati sull'analisi e interpretazione dei dati relativi alla navigazione, comportamento e profilo sociodemografico degli utenti della rete.  Sensemakers è il rivenditore esclusivo per l'Italia di comScore.


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Letsell, la startup italiana per diventare imprenditori digitali, supera i 1500 rivenditori e lancia un Piano Gratuito

Risultati immagini per Letsell
Letsell, l'innovativa startup che rappresenta il primo servizio online per diventare imprenditori digitali e realizzare il proprio e-commerce completo di prodotti, ha raggiunto e superato l'ambizioso traguardo dei primi 1500 iscritti dopo appena cinque mesi dal lancio online.

Forte del successo di questi primi mesi, Letsell lancerà a breve un Piano Gratuito in aggiunta agli attuali piani base e professional. Con il piano Gratuito ogni rivenditore avrà a disposizione un e-commerce senza spese e la possibilità di utilizzare numerosi servizi per la vendita online. 

Anche se il Piano Gratuito prevede alcune limitazioni rispetto agli altri piani, il team di Letsell è convinto che per i rivenditori sarà difficile non effettuare l'upgrade e utilizzare anche le funzionalità superiori degli altri piani vista l'efficacia dello strumento.  

"A soli cinque mesi dall'apertura della piattaforma, Letsell conta già oltre 1500 iscritticommenta Luca Ferrero, COO di Letsell e questo perché si tratta di un servizio innovativo e di qualità, che offre a tutti l'opportunità di affacciarsi all'imprenditoria digitale, creando un e-commerce senza le complicazioni del business offline. Riceviamo moltissimi feedback positivi dai nostri rivenditori, a cui piacciono non solo i prodotti che trovano sull'e-commerce, ma anche la facilità di gestione e d'uso".


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sabato 24 marzo 2018

Il movimento 5 stelle e la crisi delle democrazie europee



E' così incomprensibile per chi ha abbracciato la fede grillina capire che chi critica il m5s non è quindi per forza schierato con altri partiti?

Io non sono contro il Movimento 5 stelle. Io lo temo.

Il processo di crisi della nostra democrazia parlamentare è iniziato dopo tangentopoli.
La personalizzazione della politica è iniziata con Berlusconi.

Il Renzismo è stata la risposta caricaturale che ha mandato in frantumi il partito democratico che ormai da tempo possiamo descrivere come una sorta di DC contemporanea, avendo perso le connotazioni di provenienza social-comunista ha perso anche la sua identità di sinistra.

Renzi è stato un disastro. Punto. Ma la personalizzazione della politica prosegue con Grillo.

E Grillo è un qualunquista, un distruttore.
Negli anni '90 spaccava i computer durante i suoi spettacoli comici per poi diventare un asso della comunicazione digitale insieme a quel genio del male di Casaleggio sr.

Grillo non propone. Rade al suolo.
Grillo ha cavalcato la rabbia del popolo verso la mala politica ma non ha costruito un nuovo partito.
Il m5s esiste da anni ma non è cresciuto, non si è strutturato, non ha espresso dei leader rappresentativi e capaci.
Giggetto Di Maio è un pischellone cresciuto. La Raggi il nulla cosmico.

Il m5s senza Grillo - pure se lui "formalmente" ne è uscito - non ha alcuna visione politica.
Non è conservatore, non è progressista. Non è europeista, non è nazionalista. Non è statalista, non è liberista.
Il m5s non ha ideali sociali è infatti è trasversale senza però rappresentare nessuno.
Il m5s dà voce a qualsiasi istanza contro il sistema sociale. 
Il m5s fa propaganda cavalcando le fake news.

Dà voce a gente improponibile che crede alla pericolosità dei vaccini e alle scie chimiche...
Il m5s fa dell'incompetenza e ignoranza un vanto.
La piattaforma Rousseau oltre ad essere una macchina da soldi, un meccanismo che ha moltissime ombre pericolosamente non democratiche al suo interno.
Il m5s è rabbia popolare.

Più la rabbia popolare prende il potere, più il popolo è disposto a rinunciare a liberta individuali e diritti civici pur di poter urlare "adesso basta, vogliamo ordine".

Mussolini e Hitler arrivarono al potere per volontà del popolo.

"In How Democracies Die Steven Levitsky e Daniel Ziblatt, politologi e professori di Scienze del governo all’Università di Harvard, analizzano questo processo di erosione endogena di queste forme di governo, individuando quattro indicatori chiave per l’identificazione di un politico o di partiti antidemocratici: è il caso di preoccuparsi se questi rigettano, a parole o nei fatti, le regole di funzionamento di un sistema democratico; se negano la legittimità degli avversari; se tollerano o incoraggiano l’utilizzo della violenza; se mostrano la volontà di limitare la libertà e i diritti civili degli avversari, media inclusi."

"Quando si pensa alla morte di una democrazia è facile cadere automaticamente nell’immagine di un golpe; un colpo di Stato quasi teatrale nella sua messa in atto, il cui impatto emotivo è talmente forte sulla psiche pubblica da finire per rappresentare l’unica modalità di sovversione di un ordine democratico.

Questi eventi epocali però non capitano improvvisamente, senza essere giustificati e preparati da dinamiche politiche antecedenti: molte volte sono la conseguenza, più o meno spettacolarizzata, di un lungo processo di erosione delle istituzioni democratiche, che si verifica all’interno dell’ambito della legalità.

Non sono i colpi di Stato che uccidono le democrazie. Semmai, le democrazie si logorano da sé, aprendo le porte a istanze e figure che, piegando a poco a poco le regole del sistema a proprio favore, ne stravolgono completamente il volto".



http://thevision.com/politica/morte-democrazie/

venerdì 23 marzo 2018

Pagamenti digitali. L'arrivo di Samsung Pay e la crescita del mercato: il commento dell'Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano


Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano
Samsung Pay arriva ufficialmente in Italia
Commento di Ivano Asaro e Valeria Portale, Osservatorio Mobile Payment & Commerce


È ufficiale: Samsung Pay è attivo in Italia! Lo aveva anticipato un anno fa il Presidente di Samsung Electronics Italia, Carlo Barlocco, è stato confermato nella Conferenza Stampa di presentazione del servizio. A circa 10 mesi dal lancio di Apple Pay in Italia, ecco quindi che arriva anche Samsung Pay. L'Italia è la 22° nazione in cui il servizio sarà attivo, la 6° in Europa.

Ed è proprio ad Apple Pay che Samsung Pay lancia la sfida sul mercato pagamenti. Apple ha optato per il lancio a maggio 2017 con tre attori - Unicredit, Carrefour Banca e Boon – per poi andare ad aggiungere progressivamente gli altri (Banca Mediolanum, American Express, Widiba, Edenred, N26, Nexi, CartaBCC di Iccrea Banca, HYPE, Buddybank, Allianz e Bunq). Samsung a marzo 2018 ha scelto fin da subito di partire con tutte le principali banche italiane: Banca Mediolanum, BNL, CheBanca!, Hello Bank!, Intesa Sanpaolo, Nexi e Unicredit.

Unicredit, Banca Mediolanum e Nexi hanno deciso di offrire ai propri clienti entrambe le soluzioni; Intesa Sanpaolo, BNL o CheBanca! hanno invece scelto di salire a bordo solo di Samsung Pay (almeno per il momento). 

Tale scelta è conseguenza anche del modello di business dei due giganti: se Apple chiede alle banche associate una fee % per ogni transazione (inferiore allo 0,15%), Samsung propone un modello di partnership, senza retrocessione economica di una fee. 

Oltre alle soluzioni device-based dei due produttori di smartphone, compatibili solo con alcuni modelli di device, alcuni gruppi finanziari (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Nexi, MPS, BNL ed Hello Bank!) hanno investito – i primi a partire dal 2016 – anche nelle soluzioni proprietarie (dette cloud-based e basate su HCE) che consentono di estendere il servizio anche ai possessori di altri device (in genere Android).

Fig. 1 – Le scelte delle banche italiane in ambito Mobile Proximity Payment

Per utilizzare Samsung Pay è necessario essere in possesso di uno smartphone Samsung compatibile (per ora: Galaxy Note 8, S8 e S8+, A8, S7 e S7edge, Galaxy A5 2016-2017 e tra qualche settimana anche sugli S9 ed S9+) e una carta di pagamento appartenente ai circuiti bancari abilitati. Una volta attivato il servizio (pochi minuti per l'attivazione), il pagamento è semplicissimo: basta far scorrere il dito dal basso verso l'alto sul display dello smartphone e avvicinare il telefono al POS dopo aver autorizzato la transazione con la scansione della propria impronta digitale o dell'iride (o l'inserimento di un PIN).

A differenza degli altri servizi di questo tipo, che utilizzano la tecnologia NFC (Near Field Communication) per effettuare pagamenti contactless, Samsung affianca a questo sistema anche il metodo che sfrutta la MST (Magnetic Secure Transmission) che consente di pagare su tutti i POS in circolazione, senza doversi preoccupare del fatto che siano contactless

All'interno del Wallet, inoltre, gli utenti possono virtualizzare le carte fedeltà di alcuni esercenti e accedere a una sezione "coupon" dalla quale possono usufruire di sconti dedicati.

Il lancio di Samsung Pay arriva in Italia dopo un anno, il 2017, in cui si sono registrati i primi numeri significativi del Mobile Proximity Payment, ossia dei pagamenti effettuati in negozio attraverso lo smartphone. Sono stati transati infatti oltre 70 milioni di euro tramite smartphone all'interno dei negozi, in netta crescita rispetto ai 10 milioni scarsi del 2016, da circa 500.000 utenti che hanno pagato almeno una volta con un servizio di Mobile Proximity Payment

La sensazione è che sia l'inizio di una crescita esponenziale. Tra le componenti che hanno contribuito a questa crescita c'è certamente l'arrivo di Apple Pay e della sua portata mediatica. Samsung ha l'opportunità di dare un'ulteriore accelerata al settore, forte anche del 35% degli utenti smartphone che possiede uno dei suoi device: numeri più che interessanti per giocare un'ottima partita.

La School of Management del Politecnico di Milano, costituita nel 2003, accoglie le molteplici attività di ricerca, formazione e alta consulenza, nel campo dell'economia, del management e dell'industrial engineering, che il Politecnico porta avanti attraverso le sue diverse strutture interne e consortili. La Scuola ha ricevuto nel 2007 il prestigioso accreditamento EQUIS. Nel 2009 è entrata per la prima volta nel ranking del Financial Times delle migliori Business School europee. Nel Marzo 2013 ha ottenuto il prestigioso accreditamento internazionale da AMBA per i programmi MBA e Executive MBA. La Scuola può contare su un corpo docente di più di duecento tra professori, ricercatori, tutor e staff e ogni anno vede oltre seicento matricole entrare nel programma undergraduate. La Scuola è membro PRME, Cladea e QTEM. Fanno parte della Scuola: il Dipartimento di Ingegneria Gestionale e MIP Graduate School of Business che, in particolare, si focalizza sulla formazione executive e sui programmi Master.

Gli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano nascono nel 1999 con l'obiettivo di fare cultura in tutti i principali ambiti di Innovazione Digitale. La Vision che guida gli Osservatori è che l'Innovazione Digitale sia un fattore essenziale per lo sviluppo del Paese. La Mission degli Osservatori è produrre e diffondere conoscenza sulle opportunità e gli impatti che le tecnologie digitali hanno su imprese, pubbliche amministrazioni e cittadini, tramite modelli interpretativi basati su solide evidenze empiriche e spazi di confronto indipendenti, pre-competitivi e duraturi nel tempo, che aggregano la domanda e l'offerta di innovazione digitale in Italia. 


Gli Osservatori sono ormai molteplici e affrontano in particolare tutte le tematiche più innovative: Agenda Digitale, Artificial Intelligence, Big Data Analytics & Business Intelligence, Cloud Transformation, Cloud nella PA, Contract Logistics, Digital Thinking for Business, Digital Transformation Academy, Digital Insurance, eCommerce B2c, eGovernment, Enterprise Application Governance, Export, Fatturazione Elettronica & eCommerce B2b, Fintech & Digital Finance, Food Sustainability, Gestione Progettazione e PLM (GeCo), Gioco Online, HR Innovation Practice, Industria 4.0, Information Security & Privacy, Innovazione Digitale in Sanità, Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali, Innovazione Digitale nel Retail, Innovazione Digitale nel Turismo, Innovazione Digitale nell'Industria dello Sport, Internet Media, Internet of Things, Mobile B2c Strategy, Mobile Banking, Mobile Payment & Commerce, Multicanalità, Omnichannel Customer Experience, Professionisti e Innovazione Digitale, Smart Agrifood, Smart Working, Startup Hi-tech, Startup Intelligence, Supply Chain Finance. 



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