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venerdì 14 aprile 2017

QUIXA: "Italiani al volante: disciplinati in teoria, velocisti senza cinture nella pratica"

Lo rileva una ricerca Quixa sui comportamenti in auto. 

La mappa delle infrazioni: uomini e giovani ammettono di infrangere più spesso le norme. 
Al Nord si esagera con la velocità, Centro e Sud maglia nera per le cinture.
  
Milano, 14 aprile 2017 Bravissimi a parole, meno nella pratica: questo è il ritratto degli automobilisti italiani emerso dall'indagine "Stetoscopio - Il sentire degli assicurati italiani", promossa dalla compagnia assicurativa online QUIXA sul tema della sicurezza sulle strade e condotta dall'istituto di ricerca MPS Evolving Marketing Research.

Interrogati sul loro comportamento al volante, in media oltre due terzi dei guidatori (72%) dichiarano di rispettate rigidamente tutte le norme stradali quando si mettono alla guida. Le certezze sulla disciplina in auto cominciano a vacillare quando ci si rivolge ai più giovani: il 35% degli intervistati tra i 18 e i 44 anni ammette di non rispettare sempre le regole, preferendo basarsi più su un presunto "buon senso" che sul Codice della Strada, a fronte del 20% registrato nella fascia 45-75 anni.

È indagando sui singoli comportamenti adottati al volante, però, che il castello di carte cade. Chiedendo nello specifico agli italiani quali comportamenti contrari alle norme attuano alla guida, emerge che almeno la metà supera i limiti di velocità (51%) o viaggia sul sedile posteriore senza allacciare la cintura (50%). Quattro automobilisti su 10 (42%) non rispettano le distanze di sicurezza. Il 41% degli italiani, inoltre, confessa di non seguire sempre in maniera corretta le norme prescritte per trasportare i bambini, mettendo a rischio la sicurezza dei più piccoli. Si attesta intorno al 30% il parcheggio fuori dagli spazi consentiti, che può creare disagio o rischio per la circolazione, mentre l'uso del telefonino senza vivavoce o auricolare viene ammesso solo dal 23,5% degli italiani. Il 23% degli intervistati confessa di sorpassare dove non è consentito, mentre il 17% viaggia senza cintura allacciata sui sedili anteriori.

Il rischio alla guida sembra essere una prerogativa più maschile e diffusa tra i giovani. Per tutte le violazioni alle norme, infatti, gli uomini fanno registrare maggiori percentuali: in particolare le differenze maggiori si riscontrano per il superamento dei limiti di velocità (lo ammette il 57% degli uomini contro il 45% delle donne) e per i sorpassi azzardati (26% contro 19%). Le donne prevalgono solo per il minore uso delle cinture di sicurezza, sia sui sedili anteriori sia su quelli posteriori.
I giovani fino a 44 anni sembrano essere più spericolati al volante: fanno registrare percentuali superiori di comportamenti a rischio rispetto ai guidatori più maturi soprattutto rispetto al superamento dei limiti di velocità (56% nella fascia 18-44 anni, 46% tra i 45 e i 75), il mancato rispetto della distanza di sicurezza (47% contro 38%) e l'uso del telefonino (29,5% dei più giovani, a fronte del 17,1% degli altri).

Anche la geografia sembra cambiare i comportamenti al volante. Al Nord si esagera di più con la velocità: lo ammette circa il 60% degli intervistati settentrionali contro il 51% del Centro e il 39% del Sud. La seconda infrazione più commessa è il mancato rispetto della distanza di sicurezza (46% al Nord Ovest e 41% al Nord Est). Al Centro e al Sud è più comune viaggiare senza cintura di sicurezza: quando si viaggia sul sedile posteriore è un comportamento attuato rispettivamente dal 56% e 57% dei cittadini di queste aree, contro il 40% circa del Nord. Una differenza che si evidenzia anche quando ci si trova sul sedile anteriore: il 23% degli intervistati nelle regioni centrali e meridionali, contro il 13% del Nord Ovest e il 7% del Nord Est.

Stetoscopio – Il sentire degli italiani
"Stetoscopio - Il sentire degli assicurati italiani" è una ricerca quali-quantitativa che fa parte del progetto "Stetoscopio - Il sentire degli italiani", un'indagine periodica che si basa su colloqui di gruppo focalizzati sull'esplorazione del vissuto degli intervistati in relazione ad alcune macroaree costanti che definiscono il clima socioculturale al momento dello svolgimento dello studio.
L'indagine prevede per la fase qualitativa la realizzazione di 8 gruppi 2 volte l'anno in 4 differenti aree geografiche con target misto uomini donne. La fase quantitativa è stata condotta con metodologia CATI (Computer Aided Telephone Interviewing) su un campione di 1.000 casi, rappresentativo della popolazione italiana per sesso, fasce d'età (popolazione adulta 18-75 anni), condizione professionale, area geografica, ampiezza comune di residenza.
La ricerca è realizzata da MPS Evolving Marketing Research, istituto di ricerca indipendente con sede a Bergamo, che si occupa da oltre venti anni di ricerche di mercato e consulenza alle aziende.

QUIXA
QUIXA è un marchio di AXA Global Direct Seguros y Reaseguros S.A.U., società del Gruppo AXA che opera nel mercato della vendita di polizze auto online. La compagnia è attiva in Spagna con il marchio Direct e in Italia con il marchio QUIXA.
QUIXA è specializzata nella vendita di polizze auto tramite Internet (www.quixa.it) in Italia. Attiva da settembre 2008, la compagnia propone una formula innovativa che unisce ai vantaggi delle assicurazioni auto dirette – prezzo competitivo e multicanalità – un'estrema attenzione alla qualità del servizio al cliente, assicurato dalla presenza di un team di professionisti specializzati.

Il Gruppo AXA
Con 166.000 dipendenti e 103 milioni di clienti in 64 Paesi, il Gruppo AXA è tra i leader mondiali nel settore della protezione assicurativa e dell'asset management. Il fatturato dell'esercizio 2015 in base alle norme IFRS ammonta a 99 miliardi di euro e il risultato operativo a 5,6 miliardi di euro. 


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