Cerca nel blog

giovedì 24 settembre 2015

PROVITA: Utero in affitto e bambini in vendita, a Milano centro!


Roma, 24 settembre 2015 – ProVita ha le prove che in Italia, al centro di Milano, si pratica di fatto e contro la legge penale, il commercio di bambini e la riduzione in schiavitù delle donne: la ignobile pratica dell'utero in affitto. Ecco il resoconto che i nostri inviati speciali, X e Y, ci hanno fatto.
Il giorno 23 settembre il dottor Daneshmand è passato a Milano per un periodo di circa 24 ore. Sfruttando tale occasione l'associazione "Prepara" ha organizzato un incontro esclusivo nel centro di Milano per parlare di GPA (Gravidanza per altri), il nome politicamente corretto dell'utero in affitto. 

Il dottor Daneshmand è il fondatore della Fertility Clinic una clinica basata negli Stati Uniti che si occupa di gravidanze surrogate (cioè di affittare donne e vendere bambini) servendo clienti provenienti da tutto il mondo. L'associazione Prepara è un ente che si occupa proprio di pubblicizzare i servizi della Fertility Clinic e di trovare clienti europei da presentare al dottore.
Da una prima ricerca su internet, però, il nome di Danshmand non risulta né tra i fondatori, né tra gli impiegati della Fertility Clinic, anche se la sua foto è dappertutto. Sarà stato un nome falso…
X e Y sono due amici che hanno finto di essere una coppia gay. Venuti a conoscenza dell'incontro che si sarebbe svolto il 23 , scrivendo direttamente all'associazione Prepara, sono riusciti a farsi invitare ricevendo via mail la comunicazione del luogo ed ora esatti dell'incontro.
Al luogo dell'appuntamento vengono fatti accomodare in un salone affittato per eventi privati dove sono già presenti diverse coppie, etero o di soli uomini, c'è anche un single. Sono tutti lì per capire come fare per avere un figlio nonostante ciò sarebbe impossibile per cause naturali.
Impossibile alla natura ma non al denaro.
Come a voler confermare questa affermazione, il primo tema che viene trattato sono i costi per poter comprare un bambino appena partorito da una donna che rinuncia a qualsiasi diritto sul neonato.
Tutti sanno all'incirca quanto costa quindi il dottore si focalizza sui risparmi che la sua clinica può permettere a chi decidesse di rivolgersi a lui e volesse lasciargli in mano l'intero processo: a partire dal prelievo dei "gameti femminili" (gli ovuli, che al 50% determinano i caratteri fisici del nascituro), alla selezione della "gestante" (o surrogata, colei che porterà il bambino in grembo per 9 mesi, comunemente chiamata madre), fino alle analisi di salute sugli embrioni (per eliminare bambini potenzialmente affetti da malattie cromosomiche o ereditarie e quelli del sesso non gradito).
Le cifre sono:
5-10.000$ per gli ovuli
15-30.000$ per la madre surrogata
10.000$ per un esame dell'embrione
2-5.000$ per un esame del feto alla 10ma settimana (se questo test andasse male potrà essere abortito)
Più vari altri costi per analisi sui "genitori", sui gameti, le provvigioni di agenzie intermediarie ed avvocati. In totale si va dai 75.000$ ai 120.000$, senza considerare possibile sorprese, problemi o complicazioni.
Non serve neanche spiegare perché la "gestante" non può essere anche venditrice degli ovuli: si vuole limitare al minimo qualsiasi legame tra la donna che deve partorire ed il bambino (9 mesi di gravidanza… che legame volete che sia…), ma soprattutto ciò su cui si insiste di più è chiarire che sia la venditrice degli ovuli sia la "surrogata" vengono selezionate secondo criteri molto restrittivi, perché qualsiasi problema o complicazione durante la gravidanza o il parto farebbe lievitare i costi per i "committenti" (coloro che hanno messo il seme o comunque coloro che fin dal principio di tutto il processo sono titolari della paternità sul feto, su ordinazione).
Tutto procede con molta naturalezza, col dottore che presenta nei dettagli tutto il processo e le diverse opzioni tra cui i futuri "genitori" dovranno scegliere, c'è anche spazio per le battute: "Al momento della selezione dell'ovulo possiamo scegliere secondo i nostri canoni di preferenza giusto? Magari una bella bionda con gli occhi azzurri alta 1.80". Questa battuta fa rabbrividire X e Y: queste persone si ritengono già "genitori" dal momento in cui ci sarà un embrione che loro hanno deciso di far impiantare in una "surrogata": questa ricerca dell'aspetto e della razza perfetta stride dolorosamente con la bellezza del desiderio di paternità e maternità naturalmente insito nell'uomo.
Si chiude con le domande più particolari e specifiche dei potenziali clienti e si approfondiscono le opportunità discegliere "gestanti" nei diversi paesi, negli Stati Uniti o del Canada, scelta da fare anche in base agli strumenti legali ed assicurativi che ciascuna legislazione mette a disposizione dei "genitori". Ovviamente la Fertility Clinic mette a disposizione i propri avvocati o i contatti di avvocati esterni che seguano i propri clienti fin dalla stesura dei primi contratti con la venditrice degli ovuli e con la "gestante", fino al momento di rimpatriare il bambino.
Quest'ultimo punto sorprende notevolmente X e Y: il rimpatrio sembra una vera e propria formalità: "Basta rientrare in Europa facendo scalo in un altro paese prima dell'Italia", una volta atterrati in Europa ed aver ufficializzato presso le autorità europee che si sta rientrando con il proprio "figlio" di pochi giorni o poche settimane, il successivo passaggio da uno stato dell'unione all'Italia non darà nessun problema. Una coppia lo conferma: "Molti nostri amici gay hanno diversi bambini e non hanno avuto nessun problema".
Successivamente X e Y si fermano a chiacchierare e tra le lamentele sulla legge italiana qualcuno afferma che di fatto in Italia tutto è illegale e anche questo incontro. X e Y fingono di essere sorpresi ma sanno benissimo che la legge italiana (la legge 40) recita: "Chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600.000 a un milione di euro".
Fonte:  
http://www.notizieprovita.it/filosofia-e-morale/utero-in-affitto-e-bambini-in-vendita-a-milano-centro
-----------------
Il documentario video di ProVita sull'ideologia gender: 

Potrà trovare al seguente link un dossier che contiene molti altri casi di applicazione della teoria di genere nelle scuole in Italia:
http://www.notizieprovita.it/wp-content/uploads/2015/06/Speciale_Dossier_Progetti_Gender_Scuola_ProVita.pdf

Per un'analisi molto più approfondita sul significato della "teoria di genere", sulla sua esistenza e sul fatto che essa viene promossa da alcune istituzioni e nelle scuole di ogni ordine e grado, leggere:
LA TEORIA GENDER ESISTE, ANCHE A SCUOLA: LA PROVA DEFINITIVA
http://www.notizieprovita.it/filosofia-e-morale/la-teoria-gender-esiste-anche-a-scuola-la-prova-definitiva-parte-i/ 

Lo rende noto l'ufficio stampa di ProVita Onlus.
http://www.notizieprovita.it

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *