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mercoledì 31 dicembre 2014

CAPODANNO, RECORD STORICO SPUMANTE, 220 MLN BOTTIGLIE


E' record storico per lo spumante italiano con oltre 220 milioni di tappi che salteranno tra Italia ed estero per le feste di fine anno. E' quanto stima la Coldiretti nel sottolineare che si tratta di un risultato frutto del boom all'estero dove per le sole festività di fine anno  salgono a 170 milioni le bottiglie di stappate. Se all'estero – sottolinea la Coldiretti - - non sono mai state richieste cosi tante bollicine italiane con un balzo del 24 per cento nelle bottiglie esportate, sulla base dei dati Istat nei primi nove mesi del 2014, per le feste correnti in Italia si stima che salteranno poco meno di 50 milioni di tappi di spumante Made in Italy per  un valore al consumo intorno a 420 milioni di euro. 


Ben l'89 per cento gli italiani non rinuncia allo spumante mentre – continua la Coldiretti - appena il 14 per cento sceglie lo champagne per un totale intorno a 2,4 milioni di pezzi compresi i regali. Si tratta di una spesa sostanzialmente stabile in linea - sottolinea la Coldiretti - con quanto avvenuto durante l'anno con una produzione italiana di circa 450 milioni bottiglie di spumante delle quali circa il 95 per cento con il metodo Charmat e il resto con il metodo classico che differisce perché la fermentazione non avviene in autoclave, ma in bottiglia e comporta una lavorazione che può durare fino a tre anni con un prezzo finale più elevato. Le tipologie delle bollicine piu' gettonate sono – precisa la Coldiretti - il Franciacorta, il Valdobbiadene docg e il Cartizze docg che hanno evidenziato forti segnali di crescita negli anni. Un vero trionfo per le bollicine italiane si realizza all'estero. 


Dopo spumante e panettone, sul podio dei prodotti irrinunciabili delle feste di fine anno sale sorprendentemente - sottolinea la Coldiretti - il cotechino o lo zampone che viene gustato a tavola da quasi tre italiani su quattro (73 per cento) spesso in accoppiata con le lenticchie (78 per cento). 


L'interesse verso i cibi della tradizione popolare segna un capodanno 2015 particolarmente casalingo con quasi due  italiani su tre (64 per cento) consumeranno a casa il cenone di fine anno, divisi tra chi preferisce organizzare nella propria abitazione (34 per cento) e chi è stato invitato da amici o parenti (30 per cento). Il risultato – conclude la Coldiretti - è una spesa media per la tavola di 76 euro a famiglia.

 

 



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Trasforma il tuo Capodanno in un thriller, con questa nuova app per Android!






Capodanno è arrivato e per alleviare i vostri attacchi di panico e crisi di stress perché ancora non sapete cosa indossare o cucinare…

MakeItApp ha rilasciato un gioco che semplicemente vi illuminerà la serata
, mettendo tutti gli altri piccoli drammi in secondo piano!


Si chiama The Mentalist Eye: tu sei un detective sotto copertura e il tuo device Android è il tuo socio. Dovrai condurre delle indagini nella vita reale, per risolvere alcuni casi di crimini.

Trova i sospettati intorno a te, osservali o interrogali (a seconda della modalità di gioco), sempre mantenendo la tua identità segreta. Tra i tuoi amici e parenti scoprirai sospetti, vittime e assassini!

Puoi raddoppiare il divertimento svelando il tuo segreto a un amico fidato, e giocare in due contro tutti… Le possibilità sono infinite!

Goditi ancora di più una piacevole serata tra amici per Capodanno, aggiungendo un po' di avventura ed emozione con questo nuovo gioco Android originale e graficamente accattivante!

Scaricalo qui:
http://www.makeitapp.eu/apps/mentalist-eye/


…Buon 2015!!



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Evita il traffico con quest'app nata su MakeItApp.eu


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L'esigenza della zona lavanderia in casa, ceramica o acrilico?

All'interno delle nostre case è in aumento l’esigenza di allestire un nuovo ambiente adibito alla lavanderia, un settore che ha fatto un grande passo avanti per poter soddisfare al massimo le esigenze del consumatore. 

Sono tante le proposte di arredo lavanderia che offre il mondo del web attraverso la rivendita on line, sempre pronta a presentare le ultime novità delle aziende produttrici.
Lavatoio in ceramica

Grazie all'impegno di quest’ultime il cliente riesce ad acquistare prodotti di arredo lavanderia di design, funzionali ad un prezzo contenuto.

Tra le soluzioni per arredare la zona lavanderia, molto interessanti sono i lavabi con doppia funzione di lavatoio, corredati anche di mobile base portaoggetti e portabiancheria, oltre ad avere la possibilità di abbinare il mobile porta lavatrice per usufruire di un ambiente ordinato, pratico e di design allo stesso tempo. 

Molto interessanti sono i vari complementi d’arredo lavanderia che si possono acquistare on line per completare questo tipo di arredo: colonne, specchi corredati di illuminazione, pensili, mobili base, etc., il tutto al fine di realizzare un ambiente funzionale e creativo.

I lavatoi esistono di due materiali importanti, la ceramica e l’acrilico.
Lavatoio in acrilico

Come indirizzare la scelta? Ovviamente stiamo parlando di due materiali molto resistenti ma con caratteristiche e possibilità di utilizzo differenti.

L’acrilico  è un tipo di plastica molto dura che può essere utilizzata anche in ambienti esterni e poco riparati, soggetti anche a sbalzi di temperatura, in quanto è un materiale molto resistente, infatti soprattutto per ambienti esterni la scelta è rivolta ai lavatoi in acrilico con mobili base dello stesso materiale; per quanto riguarda la ceramica è sicuramente oltre che resistente anche molto elegante, quindi utilizzabile all’interno del bagno con lavatoi in ceramica con doppia funzione di lavabo come descritto precedentemente. 

martedì 30 dicembre 2014

Google muore. Ma solo in Cina.


Anche Gmail, in Cina, ha smesso di funzionare. Un bel regalo di natale, ricevuto da Google proprio la notte tra il 25 e il 26 dicembre.

Il governo cinese si è però detto estraneo alla vicenda. I tecnici Google ribadiscono che tale malfunzionamento non dipende dai server di Big G. 
 
Ovviamente noi vorremmo essere neutrali alla questione, ma visto che in Cina la maggior parte dei servizi di Google e altri colossi come Linkedin erano già bloccati da tempo per contrasti in corso da ben quattro anni fra per la questione della libertà in rete, essere completamente neutrali è difficile.

Secondo Greatfire.org, un gruppo che monitora la censura cinese del web, la causa sarebbe il 'Great Firewall', il sistema cinese per la sorveglianza di internet. Sembra tingersi di giallo questa vicenda che più che essere un caso tecnologico potrebbe diventare un caso politico/economico.

La Cina, dal canto loro, avevano già fatto capire di non aver bisogno di Google perché volevano privilegiare la vendita di prodotti e servizi Cinesi. In fondo, perché finanziare una azienda americana quando potresti creare una Google "made in China"?
 
Sembra proprio questo il piano di Pechino: investimenti e agevolazioni nel settore informatico e delle telecomunicazioni sostituendo il motore di ricerca Google con il cinese Baidu. Sostituendo la gamma Nexus con Xiaomi. Sostituendo all'interno di Android varie App con "cloni" cinesi. Al momento, l'unico a reggere è proprio il sistema operativo Android (forse perché open-source), ma chissà che tra poco non vedremo qualche novità anche in quel settore.

Sondaggio Mondiale di fine anno: crescita della felicità e previsioni positive per il 2015


Il consueto Sondaggio Mondiale di fine anno WIN/Gallup International mostra a livello globale una crescita della felicità e previsioni positive per il 2015



30 dicembre 2014, Milano – WIN/Gallup International, il più grande network mondiale di istituti di ricerca indipendenti, di cui Doxa è il partner per l'Italia, ha pubblicato i risultati della 38^ edizione del Sondaggio Mondiale di Fine Anno sulle previsioni, le aspettative e le speranze dei cittadini di 65 paesi di tutto il mondo.

Highligths:
·         il 70% della popolazione mondiale è felice della propria vita (in rialzo rispetto al 60% dell'anno scorso); il dato italiano è pari a 41%, anch'esso in rialzo (+9%)
·         le Isole Fiji sono il paese col più alto livello di felicità (93%) e l'Iraq quello col livello più basso (31%)
·         l'Africa (75%) e l'Asia (63%) sono i continenti in cui si crede maggiormente in un 2015 migliore del 2014; in Italia questa fiducia è contenuta al 14% ma in crescita di 5 punti rispetto all'anno scorso
·         solo il 12% dei cittadini dell'Europa Occidentale prevede un 2015 di prosperità economica  (in Italia il dato è al 10%, comunque in crescita rispetto al 4% rilevato a fine 2013)

Un mondo più felice nel 2014
Alla fine del 2014 il 70% del totale degli intervistati per il Sondaggio Mondiale di Fine Anno WIN/Gallup International si dichiara felice, con un rialzo del 10% rispetto al 2013. Di queste 64.002 persone solo il 6% afferma di essere infelice, la metà di quanti erano l'anno scorso (12%). Coloro che non si sentono "nè felici nè infelici"  appaiono stabili intorno al 25%.
L'Africa emerge come il continente più felice con l'83%, seguito dall'Asia (77%). La maggior quota di infelici è invece stata rilevata in Oceania (14%), Medio Oriente/Nord Africa (13%) ed Europa Occidentale (11%).
Il paese europeo più felice è la Finlandia (80%), quello meno felice è la Grecia, dove un quarto della popolazione (24%) si dichiara infelice.

Un ottimismo diffuso
A livello globale l'indagine mostra che poco più della metà (53%) della popolazione mondiale pensa che il  2015 sarà migliore del 2014, con un incremento della quota degli ottimisti di 5 punti rispetto ad un anno fa. Africa (75%) e Asia (63%) sono i continenti più ottimisti.  Europa dell'Est, Medio Oriente/Nord Africa ed Europa Occidentale appaiono invece come i più pessimisti con 28%, 27% e 26% rispettivamente di previsioni negative (ossia un 2015 peggiore del 2014).
La Nigeria è il paese più ottimista in assoluto con l'85% della popolazione adulta  che prevede un nuovo anno migliore, mentre il Libano è il meno ottimista con solo 26% di previsioni positive e 52% negative.

Europa Occidentale in declino?
Alla domanda sulla prosperità o difficoltà economica del prossimo anno, il 42% della popolazione mondiale prevede un anno di prosperità economica mentre il 23% si aspetta un anno di difficoltà. Decisamente meno roseo il quadro emerso nei paesi dell'Europa Occidentale, dove solo il 12% prospetta un anno di prosperità e il 44% un anno di difficoltà economica.
Anche in questo ambito il paese in cui si sono rilevate le previsioni più fiduciose è la Nigeria, dove l'80% pensa che il nuovo anno sarà prospero, mentre i paesi più pessimisti si sono rivelati la Francia, la Serbia, la Grecia e il Belgio, dove oltre il 50% della popolazione si aspetta un anno difficile dal punto di vista economico.

La situazione italiana
Entrando un po' più nel dettaglio dei dati rilevati in Italia dalla Doxa, emerge qualche segnale di ottimismo rispetto a un anno fa: coloro che si aspettano un anno migliore sono cresciuti dal 9 a 14%, con valori più elevati (18-19%) nelle fasce d'età 25-34 e 35-44 anni e nelle regioni del Nord-Ovest (18%). Meno ottimisti invece gli intervistati di 45-54 anni (6%)e residenti nelle regioni del Nord-Est (8%).

Abbastanza confortanti le aspettative più specifiche sull'andamento economico: coloro che si aspettano un anno di prosperità economica sono solamente 1 su 10, ma in crescita significativa rispetto ad un anno fa, quando le previsioni per un anno di prosperità erano solo il 4%. Anche su questo tema le opinioni appaiono molto diverse tra Nord-Ovest e Nord-Est, dove abbiamo rispettivamente il 12% e il 3% di ottimisti e il 39% e il 51% di pessimisti.

Volendo creare una sorta di "barometro dell'ottimismo" riportiamo per gli ultimi 10 anni l'indice "Net hope", dato dalla differenza tra le percentuali degli ottimisti e dei pessimisti riguardo alle prospettive economiche per l'anno nuovo. Per quest'anno esso è pari a -31, con un rialzo di 3 punti rispetto all'anno scorso.

L'indice "Net Hope" in Italia: trend degli ultimi 10 anni

Domanda: Secondo Lei, rispetto a quest'anno, il prossimo anno sarà un anno di prosperità economica, di difficoltà economica o resterà come ora?

Anno
Prosperità economica
(%)
Resterà come ora
(%)
Difficoltà economica
(%)
Non sa/non indica
(%)
Indice
"Net Hope"
2005
9
48
39
4
-30
2006
9
44
44
2
-35
2007
6
40
52
2
-46
2008
3
32
62
2
-59
2009
10
47
41
2
-31
2010
6
51
41
3
-35
2011
4
60
34
2
-30
2012
5
56
37
2
-32
2013
4
55
38
3
-34
2014
10
48
41
1
-31
Fonte: Doxa
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Metodologia:
Il sondaggio è stato condotto in 65 paesi di tutto il mondo e sono state complessivamente eseguite 64.002 interviste. In ogni paese è stato intervistato un campione nazionale probabilistico di circa 1000 uomini e donne, sia personalmente (in 31 Paesi) sia telefonicamente (12 Paesi) o online (22 Paesi). Le rilevazioni hanno avuto luogo nel periodo settembre-dicembre 2014.
Il margine d'errore per campioni di questo tipo è del +/- 3-5% ad un livello di confidenza del 95%.
I dati medi globali sono stati calcolati sulla base della quota della popolazione adulta di ciascun paese coinvolto nello studio.

Garante privacy su Google Special Collects

GOOGLE SPECIAL COLLECTS: SÌ ALLE RIPRESE MA ASSOLUTO RISPETTO PER LA PRIVACY DELLE PERSONE 

Il nuovo servizio di Google Street View dovrà segnalare la presenza delle apparecchiature fotografiche

     Turisti, passanti, visitatori di musei e aree naturali dovranno essere informati che Google sta effettuando delle riprese sul posto per pubblicarle con il nuovo servizio "Google Special Collects". Notizie dettagliate sull'attività dovranno essere preventivamente diffuse anche su Internet e presso i luoghi di interesse. Dovranno essere resi riconoscibili i "trekker" che trasportano le apparecchiature fotografiche sullo zaino.
     Lo ha stabilito il Garante privacy in seguito alla decisione della multinazionale di voler lanciare anche in Italia il servizio "Google Special Collects", che consentirà di registrare immagini a 360 gradi in ambienti non raggiungibili dalle tradizionali vetture di "Google Street View", come siti archeologici, parchi nazionali, musei e spiagge. Le apparecchiature fotografiche saranno trasportate a piedi da operatori (trekker), o installate su mezzi alternativi, come imbarcazioni o treni.
     Nella richiesta al Garante, Google ha affermato che nei musei e in altri luoghi ad accesso limitato, al fine di limitare eventuali riprese di visitatori, effettuerà le registrazioni negli orari di chiusura al pubblico. Nelle altre aree, come spiagge e spazi aperti, saranno invece scelti orari in cui sia meno probabile incontrare passanti. La multinazionale americana provvederà inoltre a oscurare i volti e altri particolari identificativi (ad esempio, le targhe dei veicoli), eventualmente memorizzati, prima di rendere disponibili le immagini sul servizio Google Maps.
     L'Autorità, nell'ambito del bilanciamento di interessi e in base alla peculiarità del servizio rispetto alla versione standard di Street View, ha imposto alla società l'adozione di adeguate cautele a tutela degli interessati e di misure semplificate  per informarli delle riprese in corso.
     In particolare, Google dovrà pubblicare informazioni sui luoghi di ripresa sul proprio sito web in italiano nei tre giorni antecedenti l'inizio dei lavori. Informazioni dettagliate dovranno essere pubblicate già sette giorni prima dell'inizio delle riprese anche sui siti web e, se esistenti, sulle newsletter o altre pubblicazioni informative dei partners, cioè degli enti, strutture, soggetti privati, fondazioni etc. coinvolti nel programma.
     Nei luoghi ad accesso controllato, Google o i suoi incaricati dovranno provvedere a informare le persone interessate – anche attraverso appositi avvisi o cartelli affissi all'ingresso dei siti - della imminente registrazione delle immagini, in modo da consentire ai visitatori di esercitare il diritto a non venire inquadrati.
     La multinazionale americana dovrà inoltre garantire la formazione del personale coinvolto circa il rispetto della normativa sulla protezione dei dati personali. Dovrà infine dotare gli operatori di adesivi o altri segni distintivi ben visibili da applicare sull'abbigliamento e sulle attrezzature, in modo da segnalare chiaramente che si stanno acquisendo immagini da pubblicare online su Google Maps mediante il servizio Google Special Collects nell'ambito di Street View.

     Roma, 30 dicembre 2014

Spumanti e champagne. Come sceglierli

Roma, 30.12. 2014.  In vista del Capodanno l'acquisto  di bollicine sembra d'obbligo. Come scegliere?  Puo' essere considerato spumante o champagne un vino bianco al quale e' stato aggiunto gas (anidride carbonica) e confezionato con tappo a fungo e gabbietta metallica? No certamente, ma in commercio se ne trovano a prezzi piuttosto bassi, il che puo' ingannare il consumatore convinto di aver fatto un affare! Come fare per evitare fregature? Come al solito occorre leggere l'etichetta e in questo senso qualche consiglio e' utile. Un buon spumante, come abbiamo gia' detto, deve indicare le dizioni:
* metodo classico (significa che e' fatto con il metodo champenois);
* Doc (denominazione di origine controllata), Docg (denominazione di origine controllata e garantita) o l'analoga sigla europea VSQPRD, il che assicura che il vino e' di una determinata area geografica;
* Prodotto e imbottigliato da… ( un produttore corretto tiene a garantire la qualita' del proprio prodotto);
* la data della sboccatura, cioe' della eliminazione del deposito che si forma nelle bottiglie.
Per la scelta degli champagne in genere il consumatore guarda piu' alla marca che all'etichetta, anche perche' nessun commerciante si sente obbligato a fornire informazioni precise e spesso si limita a decantarne le qualita'. Per lo champagne valgono in sostanza le stesse indicazioni dello spumante. In piu' sulle etichette degli champagne dovrebbe essere indicata:
* la sigla Ay che sta ad indicare la zona con i vigneti migliori;
* la sigla R.M (lo champagne e' fatto con uve dei produttori);
* la sigla N.M (lo champagne e' fatto con uve di diversa provenienza);
* la dizione pas dose' o nature (non e' stato aggiunto sciroppo zuccherino);
* l'indicazione dell'annata (champagne millesimato).


Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc.




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Redazione del CorrieredelWeb.it


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10 anni dopo la Grande Guerra per Tokyo, ogni prefettura del Giappone si è costituita come nazione indipendente. In ognuna di esse la guida politica e spirituale è garantita da un profeta chiamato "Mosa" e da un esercito chiamato "Mob", quest'ultimo è necessario per garantire la difesa, visto che in quest'epoca ogni nazione cerca di conquistarne altre per espandere i propri territori. Quattro ragazze del "mob" del Saitama clan, vengono inviate per tutto il Giappone per cercare di mediare laddove un conflitto sembra poter esplodere… loro sono le ROLLING GIRLS!

JUNKETSU NO MARIA 
DAL 14/01 alle 18:00  - OGNI MERCOLEDÌ IN CONTEMPORANEA COL GIAPPONE 

Nel Medioevo durante la Guerra dei Cent'anni tra Inghilterra e Francia, una potente strega di nome Maria viveva in un bosco segreto con i suoi familiari. Lei odiava la guerra che si combatteva intorno a lei e talvolta amava creare qualche problema alla Chiesa che, secondo la giovane strega, nulla faceva per fermare il conflitto. I suoi interventi, tuttavia, sembravano andare contro i piani del Cielo, guadagnandosi così l'attenzione dell'Arcangelo Michele... questa è la storia di Junketsu no Maria! 
                                                                                                                                                
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Capodanno: “Teniamo i nostri figli lontani dai botti”


"Un'occasione di festa, come la notte di San Silvestro, non dev'essere rovinata dagli incidenti provocati dai botti di Capodanno. Per questo chiediamo a tutti i genitori di tenere lontani i nostri figli dai petardi. Prestiamo loro attenzione e non permettiamo che, attratti dalla curiosità, raccolgano oggetti inesplosi. A maggior ragione, per la loro sicurezza, non ricorriamo i n nessun caso a fuochi d'artificio illegali e colpi d'arma da fuoco". Così Maria Rita Munizzi, presidente nazionale Moige - movimento genitori.

 

"I botti sono oggetti pericolosi, che possono essere usati con la dovuta accortezza solo dagli adulti. È fondamentale che gli esercenti non vendano p rodotti pirotecnici ai minori, e che i genitori si accertino sempre di acquistarli da rivenditori muniti di licenza di pubblica sicurezza. Solo mantenendo alta la guardia, tutti insieme possiamo fermare il "bollettino di guerra" del giorno dopo ed evitare che i nostri figli si rovinino la vita, sin da giovani, per colpa d'una bravata" conclude Munizzi.

 




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Capodanno, vince la tavola "anti crisi" con piatti locali e budget ridotto

Secondo la Cia, oltre il 70% degli italiani festeggerà la notte di San Silvestro a casa con parenti e amici, spendendo in totale quasi 1,2 miliardi di euro. Sarà un trionfo di prodotti della cucina tradizionale: immancabili cotechino o zampone, lenticchie e bollicine "tricolori". Bene gli agriturismi, merito dei prezzi competitivi ma anche degli spostamenti limitati.

 

Lenticchie, cotechino o zampone, pasta all'uovo, panettone e spumante: gli italiani sono pronti a festeggiare l'arrivo del nuovo anno con un menù tutto "made in Italy". Dove a vincere sarà la cucina locale, a vantaggio delle tradizioni ma soprattutto del portafoglio. Perché tra le spese del Natale appena finito e i rincari in arrivo nel 2015, tra il nuovo aumento delle accise sui carburanti e quello di acqua e tariffe autostradali, le famiglie opteranno per una tavola "anti crisi", scegliendo prodotti classici del luogo e contenendo il budget medio entro i 20 euro a persona. E' quanto afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, alla vigilia di San Silvestro.

Più in dettaglio, saranno poco meno di tre italiani su quattro a festeggiare l'anno nuovo tra le mura di casa, spendendo in totale quasi 1,2 miliardi di euro per allestire il cenone di Capodanno -spiega la Cia- mentre meno del 20 per cento degli italiani sceglierà ristoranti, trattorie o agriturismi per attendere l'arrivo del 2014.

In ogni caso, che sia in un locale o a casa con amici e parenti, non si farà a meno dei piatti simbolo di Capodanno. Prima di tutto cotechini, zamponi e lenticchie, tradizionali e soprattutto convenienti, con un consumo stimato rispettivamente in 3 e 5,4 milioni di chili in totale. Il tutto accompagnato dalle immancabili bollicine, visto che con lo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre saliranno a circa 80 milioni le bottiglie di spumante stappate durante tutte le festività di questo fine 2014 e scelte dal 91 per cento dei consumatori, mentre meno di un italiano su dieci opterà per lo champagne. E a prevalere nei gusti sarà ancora una volta lo spumante dolce (57 per cento delle preferenze), seguito da quello secco e "brut" (con il 34 per cento).

Ma nella "top 10" dei prodotti irrinunciabili nella notte che saluta l'anno, ci saranno anche panettone, pandoro, salsicce, anguille e capitoni, oltre che pasta all'uovo e frutta secca. Oltre il 70 per cento degli italiani rispetterà, insomma, un menù tradizionale, molto legato alle diverse consuetudini territoriali, con un'attenzione al riciclo per oltre la metà delle famiglie -aggiunge la Cia-. In particolare, in Emilia Romagna impazzeranno i tortellini, in Piemonte gli agnolotti, in Veneto la polenta e in Lombardia i risotti. Nel Sud sarà un trionfo di pasta fatta "a mano" e pesce fresco, mentre in Toscana vinceranno i crostini ai fegatini e la pappa al pomodoro.     

Menù locali e anti-spreco vinceranno anche negli agriturismi, dove le tradizioni della cucina contadina si mantengono sempre vive, pure a Capodanno. Secondo Turismo Verde, l'associazione agrituristica della Cia, queste lunghe festività stanno premiando la vacanza in campagna, che cresce del 3 per cento circa rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Merito dei prezzi competitivi, con la possibilità di pacchetti e offerte "last minute", ma anche della scelta di località vicine. Si tratta infatti di vacanze brevi, con soggiorni di 1-2 notti per una tipologia di turismo prettamente regionale.               




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Il 2015 secondo Ford: i trend e le tendenze che definiranno il nuovo anno, a partire dalla ‘Generazione Z’

Ford Motor Company ha diffuso lo studio annuale sui trend "Looking Further with Ford", un report che, sulla base di una ricerca portata avanti dal Team Futuring dell'Ovale Blu, attraverso analisi sui consumatori e sui comportamenti degli opinion leader di tutto il mondo, identifica i temi e le tendenze che caratterizzeranno il prossimo anno.

Le vere star del 2015 saranno i giovani della 'Generazione Z', la prima vera 'global generation', composta da nativi digitali e protagonisti della cultura della tecnologia. I componenti della Generazione Z, la cui età non supera i 20 anni, ispireranno i comportamenti e l'attitudine al consumo di tutte le fasce d'età, rappresentando il vero motore del cambiamento in positivo.

Uno dei trend 2015 sarà il ritorno dell'emozione tra i consumatori, elemento che modificherà per gli anni a venire gli standard e le convenzioni.

 

Sarà anche l'anno in cui s'imparerà a rifiutare la stigmatizzazione del fallimento e ad accettare nuove forme di anticonformismo

 

New York, 30 dicembre 2014 – Ford Motor Company ha diffuso lo studio annuale sui trend "Looking Further with Ford", un report che, sulla base di una ricerca portata avanti dal Team Futuring dell'Ovale Blu, attraverso analisi sui consumatori e sui comportamenti degli opinion leader di tutto il mondo, identifica i temi e le tendenze che caratterizzeranno il prossimo anno.

Lo studio evidenzia che il 2015 sarà caratterizzato dalla ricerca del cambiamento in positivo, dalla centralità delle attitudini al consumo di una generazione giovane e socialmente consapevole, dal rifiuto della stigmatizzazione del fallimento e dall'accettazione delle nuove forme di ribellione.

Uno dei trend principali del 2015 è 'Make Way for Gen Z' (Fare strada alla Generazione Z). Le vere star del nuovo anno saranno, infatti, i giovani della 'Generazione Z', successiva ai 'Millenials' e prima vera 'global generation'. Ne fanno parte ragazzi con meno di 20 anni, nati in una cultura guidata dalla tecnologia, in cui beni e servizi sono rigorosamente

'on-demand'. Questa generazione di ragazzi, consumatori di nuove tecnologie e socialmente consapevoli, rappresenta, secondo le stime, circa il 20% della popolazione globale e influenzerà i trend di oggi e di domani.

"Gli andamenti demografici rappresentano un asse portante degli studi sui trend, ma quest'anno una fascia d'età, la 'Generazione Z', è la vera protagonista del report.

Ci aspettiamo che questi ragazzi nel 2015 saranno i veri motori del cambiamento, ispirando nuovi comportamenti e attitudini tra i consumatori di tutte le età", ha dichiarato Sheryl Connelly, Manager Global Consumer Trend e Futuring, di Ford. "Abbiamo identificato tratti simili nei 'Millenials', ma questa nuova generazione è nata già connessa e consapevole delle opportunità offerte dagli scenari digitali. I 10 micro-trend che abbiamo identificato per il 2015 sono tutti in qualche modo riconducibili a questa generazione".

 

I trend del 2015

 

I 10 trend che secondo Ford influenzeranno brand e consumatori nel 2015 e oltre, sono:

 

1. Make Way for Gen Z (fare strada alla Generazione Z): oggetto di una considerevole pressione sociale e di elevate aspettative, la Generazione Z sarà guidata da un mantra molto semplice: 'il successo è di chi agisce'

 

2. Rally for Renegades and Rebels (dare spazio a ribelli e irriducibili): la società ha sempre apprezzato chi sa correre rischi, ma mai come quest'anno il mercato darà spazio a chi sarà in grado di spingere un po' più in là i limiti delle convezioni e di dimostrare di saper pensare fuori dagli schemi, 'out of the box'

 

3. Flaunting Failure (ostentare il fallimento): il rifiuto della stigmatizzazione sociale del fallimento è un processo in fase di accelerazione. In un'era caratterizzata

dal cambiamento, il fallimento vero è rappresentato dall'immobilità e dalla mancanza d'iniziativa nel tentare nuove strade più evolute e innovative

 

4. Carryless Movement (portare con sé meno oggetti): i consumatori di oggi non vogliono portarsi dietro troppi oggetti e, semplicemente, non ne hanno più bisogno. Tecnologie come i gadget indossabili e le app stanno trasformando il processo del consumo e il modo in cui pagare per beni e servizi. I clienti di nuova generazione decidono consapevolmente di chi fidarsi quando affidano a un servizio i propri dati personali, e il marketing deve comunicare con loro in nuovi territori e con modalità innovative

 

5. No Strings Attached (evitare i legami): in un mondo in cui l'innovazione è così rapida,  nessuno vuole restare indietro con prodotti superati o obsoleti. Il risultato è una mentalità 'a la carte' per la quale il dinamismo del consumo definisce l'accesso ai beni come più importante della proprietà

 

6. Expanding Next of Kin (allargare la famiglia): le famiglie sono sempre meno inquadrate nei canoni tradizionali, e il concetto stesso di famiglia si sta adattando

ed espandendo, facendosi più personale, per includere componenti sempre nuovi

 

7. Give and Take of Privacy (assicurare l'equilibrio della privacy): la privacy è oggi il risultato di un delicato equilibrio che a sua volta si costruisce in un nuovo mercato in cui la quantità di informazioni che i consumatori sono disposti a condividere è consapevolmente proporzionale ai servizi che questi ricevono in cambio

 

8. Elusive Health (alla ricerca della salute): diversi flussi decentralizzati di comunicazione in merto alle abitudini e agli stili di vita più salutari hanno portato a una confusione generale, con il risultato che la popolazione globale sta diventando mediamente  sempre più obesa e meno sana. I consumatori hanno bisogno di un segnale univoco che superi il rumore di fondo e sia in grado di trasformare l'informazione in azione

 

9. Escape Artist (l'arte dell'evasione): nella cultura 24/7 di oggi, il desiderio di 'staccare', sia mentalmente che fisicamente, è più vivo che mai. Le persone lo soddisfano inseguendo modalità sempre più innovative, trasformando l'evasione dalla routine in una vera e propria arte

 

10. Many Faces of Mobility (i molti volti della mobilità): in un'epoca di costante innovazione, il concetto di mobilità sta superando la propria definizione tradizionale e

sta assumendo sempre più i tratti di un mondo in cui trasporti e comunicazione arrivano a convergere

Il ‘déjà-vu’? è un’anomalia cerebrale a causarlo

L'Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare del Cnr, in collaborazione con la clinica neurologica dell'Università 'Magna Graecia' di Catanzaro, ha svelato gli scenari neurobiologici sottostanti questo affascinante e misterioso fenomeno psichico. Finora, non esisteva una risposta scientifica definitiva che ne spiegasse il funzionamento. La ricerca è pubblicata su Cortex

 

Il déjà-vu è un fenomeno psichico presente in circa l'80% della popolazione normale, che consiste nell'erronea sensazione di aver già visto un'immagine o vissuto un avvenimento o una situazione. Finora non è stata trovata una spiegazione plausibile a questo affascinante fenomeno, anche perché si è sempre studiato il déjà-vu in condizioni di normalità, senza mai considerare la condizione patologica.  I pazienti con epilessia sono un modello patologico più noto in letteratura in quanto le illusioni déjà-vu sono, in realtà, manifestazioni epilettiche derivanti dalle scariche all'interno del cervello. I ricercatori dell'Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibfm-Cnr) di Catanzaro, in collaborazione con l'Istituto di neurologia della locale Università 'Magna Graecia', hanno confrontato per la prima volta al mondo il cervello delle persone più colpite da déjà-vu, sia pazienti neurologici affetti da epilessia sia soggetti sani. La ricerca è pubblicata sulla rivista Cortex.

"L'obiettivo di questa ricerca era di scoprire se esista una base anatomo-fisiologica comune nella genesi del déjà-vu tra soggetti sani e pazienti che possa spiegare le basi di un fenomeno psichico che, in alcune circostanze, diventa patologico", afferma Angelo Labate, neurologo associato dell'Ibfm-Cnr e docente presso l'Università 'Magna Graecia'. "Lo studio ha evidenziato che sia i soggetti malati, sia le persone sane interessate da déjà-vu, presentano anomalie a livello morfologico, che coinvolgono però aree cerebrali diverse. I pazienti affetti da epilessia evidenziano anomalie localizzate nella corteccia visiva e nell'ippocampo, cioè nelle aree cerebrali deputate al riconoscimento visivo e alla memorizzazione a lungo termine. Questa scoperta dimostrerebbe che la sensazione di déjà-vu, riportata dai pazienti durante un episodio epilettico, è un sintomo organico di una memoria reale, anche se falsa".

Diversamente, i soggetti sani che vivono questa esperienza "presentano piccole variazioni anatomiche in un'area cerebrale (corteccia insulare) che ha il compito di convogliare tutte le informazioni sensoriali all'interno del sistema limbico/emotivo", aggiunge Antonio Cerasa dell'Ibfm-Cnr. "Tale modifica parrebbe dimostrare che nel soggetto sano l'esperienza del déjà-vu è in realtà un fenomeno di alterata sensorialità dello stimolo percepito, più che un ricordo alterato: noi pensiamo di aver già visto quel posto, ma in realtà è la sensazione che abbiamo provato nel vederlo che ci richiama uno stimolo mnestico precedentemente associato". 

 

 

Roma, 30 dicembre 2014

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