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martedì 26 marzo 2013

Marò italiani: "Sotto l’ombra della pena di morte?"


Una vicenda ,quella dei marò, che pone l’Italia in una condizione di dubbia capacità diplomatica e crea un vero alone di insicurezza per il sistema di collaborazione internazionale e per i compiti che l’Italia svolge in tutto il mondo. Dal 15 febbraio del 2012 ,data di avvenimento dei fatti, i due fucilieri del Battaglione san Marco Massimiliano La torre e Salvatore Girone, a suo tempo imbarcati sul Mercantile Italiano Enrica Lexia con il compito di effettuare il servizio di protezione anti pirateria, vivono nell’incertezza della propria incolumità e sotto lo scacco di una giustizia sommaria che in India ha manifestato in molti casi la propria inadeguatezza, accusando molte persone ingiustamente. Il loro coinvolgimento nel conflitto a fuoco avvenuto in alto mare la dice tutta su quello che stà accadendo, infatti, l’imbarcazione oggetto della disquisizione Indiana di colore blu , oggetto di ripetuti avvertimenti secondo quanto previsto dalle regole di ingaggio, si è avvicinata minacciosamente ed ugualmente al mercantile italiano. Il chiaro inganno sulla vicenda si pone invece sulle dichiarazioni delle autorità indiane che dopo qualche ora dall’accaduto hanno invitato il mercantile Italiano a lasciare le acque internazionali per entrare nel porto di Kochi. Con la subdola accusa che due membri dell’equipaggio di un peschereccio bianco(notasi la differenza di colore)erano morti per un colpo al petto ed alla testa con la presunzione di accusare i militari solo per l’ipotesi remota che la Enrica Lexie era stata l’unica imbarcazione che aveva denunciato l’abbordaggio in acque internazionali. Ma la vergogna di questa vicenda che negli atti giudiziari Indiani non risulta ,sebbene documentato, che nella stessa zona in quel momento avveniva un altro attacco ad opera dei presunti Pirati ,forse Indiani. Dai fatti ci accorgiamo che qualcuno in India vuole coprire qualcosa che non conosciamo. La nostra diplomazia italiana purtroppo è caduta nella trappola tesa dal governo Indiano non permettendo nei tempi dovuti il rientro dei due Marò e lanciando nel dubbio internazionale un atto che dalla ragione forse ci può fare cadere nel torto. Un atto delittuoso nei confronti dei due Marò, che per la Patria corrono il rischio di essere condannati a morte ingiustamente.

                                                                                            Di Maurizio Cirignotta

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