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mercoledì 23 gennaio 2013

Niscemi, il Muos della discordia !!

La stazione militare terreste per le comunicazioni detta Muos (User Objective System) è un sistema ad altissima frequenza (UHF) (da 300 MHz a 3 GHz di frequenza) del sistema SATCOM, in primo luogo al servizio del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Sostituirà il sistema UFO che opera come fornitore globale di servizi cellulari con l’intenzione di sostenere ogni militare con le moderne funzionalità della tecnologia cellulare di tipo multimediale. La sua operatività tenderà a sostituire il sistema cellulare commerciale WCDMA attualmente in uso attraverso le torri per cellulari in un sistema dedicato ad uso militare che opera in banda UHF a frequenze inferiori rispetto alle reti tradizionali. La nuova tecnologia permetterà ai militari e forze terrestri di potere comunicare anche in zone impervie e boscose del pianeta. L’infrastruttura sarà costituita da quattro satelliti operativi ed uno di riserva orbitante. La gestione del sistema facente parte dei programmi NATO è del dipartimento della Difesa degli Stati Uniti prevede l’istallazione delle basi entro il 2013. La ditta che fornisce l’infrastruttura tecnologica è la Lockheed Martin, che per chi non lo sapesse, è una multinazionale aerospaziale che dà lavoro a circa 120.000 persone nel mondo con un fatturato nel 2011 di 46,5 bilioni di dollari. La selezione della località utili per le installazioni MUOS è stata ratificata attraverso la firma del MOA (Memorandum of Agreement) tra la Marina Navale Americana e il Dipartimento della Difesa Australiano. Le sedi prescelte sono 4 , la prima in Australia : stazione delle Comunicazioni e della Difesa Australiana a Kojarena circa 30 Km. est da Geraldton, West Australia, la seconda in Sicilia: Naval Radio Transmitter Facility (NRTF) di Niscemi, circa 60 Km dalla base navale di Sigonella, la terza in USA nel Sud-est della Virginia, la quarta alle Hawaii: la Stazione navale e delle telecomunicazioni di Wahiawa nelle Hawaii nel Pacifico. Che risulta essere operante già dal 2008 ed è associata al satellite di riferimento. In Italia da qualche anno la popolazione della cittadina del nisseno , ma anche dei paesi vicini fino ad arrivare a Comiso hanno manifestato il dissenso contro l’istallazione del MUOS. Alla base di tutto la preoccupazione per la salute dettata scientificamente non da uno studio epidemiologico ma da uno studio del politecnico di Torino fatto dai Prof.ri Zucchetti e Coraddu che hanno dichiarato: "L'entrata in funzione dei trasmettitori del MUOS avrà come conseguenza un incremento del rischio di contrarre vari tipi di disturbi e malattie, tra cui alcuni tumori del sistema emolinfatico, come evidenziato in numerosi studi epidemiologici". Dichiarazioni che hanno fatto allarmare la popolazione del niscemese e delle zone limitrofe che già vivono in una zona dichiarata ad alto impatto ambientale e correlata alla presenza del vicino petrolchimico di Gela. Ma oltre alla salute sembra anche serpeggiare tra i manifestanti la chiara negazione verso un insediamento militare in terra di Sicilia ,infatti, non si riesce a capire come la Sicilia sia militarmente in mano dell’Alleanza Atlantica e degli Americani che con le loro basi di Trapani, Augusta, Catania hanno in pratica il controllo dell’isola. In questo senso si ricorda l’art. 31 dello Statuto Siciliano che non prevede insediamenti militari su una terra sovrana al popolo e senza l’autorizzazione del Governo Siciliano. I fatti dell’11 e 12 Gennaio 2013 hanno però smentito ogni sovranità, visto che in ordine al ministro Cancilleri le forze dell’ordine hanno forzato i blocchi dei manifestanti di C.da Vituso (lungo la S.P. Niscemi-Caltagirone),permettendo il passaggio dei camion con le parabole da istallare. Solo dopo che le infrastrutture portanti del Muos erano passate è arrivata la sospensione ai lavori da parte del Presidente Crocetta. Cosa pensare? Il blocco per un giorno delle comunicazioni dei cellulari, ha fatto successivamente capire a tutti che i lavori sulla vecchia banda(NRTF) stavano continuando. Una storia che continua anche a livello diplomatico con l’arrivo in Italia il 16 Gennaio 2013 del segretario alla difesa Americano, Panetta, che ha posto il dictat sull’opera Muos a Niscemi, monito ratificato immediatamente dal ministro del governo Monti , Di Paola, che ha detto:” L'installazione del sistema dovrà avvenire salvaguardando la sicurezza e la salute della popolazione". Molte le giuste recriminazioni popolari che però debbono tenere conto anche di alcuni fatti concreti. La stazione di telecomunicazioni NRTF di Niscemi è operante dal 1991 (21 anni) e si tratta di una delle infrastrutture militari più estese del territorio italiano: 1.660.000 metri quadri di terreni boschivi e agricoli, entrati nel settembre 1988 nella disponibilità del Demanio pubblico dello Stato – Ramo Difesa Aeronautica Militare, dopo l’acquisizione da una società per azioni con sede a Catania. La Naval Radio Transmitter Facility di Niscemi assicura le comunicazioni delle forze di superficie, sottomarine, aeree e terrestri e dei centri C4I (Command, Control, Computer, Communications and Intelligence) delle forze armate statunitensi. Riguardo,invece, l’unica istallazione MUOS operante nel mondo dal 2008 sulle isole Hawai ed esattamente a Honolulu, possiamo sostenere che l’aeroporto posto nelle vicinanze riesce a fare sbarcare centinaia di migliaia di passeggeri e fino ad oggi non è mai caduto un aereo né in navigazione, né in decollo, né in atterraggio. Riguardo gli effetti sulla salute la cittadina di Wahiawa, a 20 km dall’istallazione militare, nel 2000 aveva poco meno di 7 mila abitanti ed oggi ne ha quasi diciotto mila con una mortalità identica a tutte le isole Hawaii.

                                                                     Di Maurizio Cirignotta








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