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martedì 29 maggio 2012

IL MERCATO DELLA CONSULENZA IN ITALIA TORNA A CRESCERE

TORNA A CRESCERE IL MERCATO DELLA CONSULENZA IN ITALIA,

MA IL MERITO È DELLE GRANDI AZIENDE INTERNAZIONALI

 

Agli Stati Generali del Management Consulting presentati i dati dell' Osservatorio Assoconsult sul mercato della consulenza: un settore da 3 miliardi di Euro che concentra quasi la metà del fatturato in 35 grandi società su oltre 17mila società operanti

 

 

Roma, 29 maggio 2012 -  Il settore della consulenza in Italia cresce del 5% rispetto al 2010 e vale 3 miliardi di Euro (di cui il 10% prodotto all'estero) con 32.400 addetti impiegati in 17.183 società.  Un mercato "dominato" dalle grandi società di consulenza (da 50 addetti in su ) che hanno fatto registrare nel 2011 una crescita molto più significativa di quella media del mercato (11,2% contro un valore medio di 4,7%) e che, pur costituendo in termini numerici lo 0.20% del mercato pesano a livello di fatturato per oltre il 44% del mercato stesso, laddove le microimprese (meno di 3 addetti) costituiscono l'85% del mercato per numero ma meno del 28% per valore.

La crescita registrata nel fatturato delle imprese di consulenza è riconducibile per oltre il 40% all'incremento dell'export, che si presenta come leva che permette alle società di consulenza di crescere a fronte di un mercato interno poco dinamico: l'internazionalizzazione delle società di Management Consulting registra una crescita decisiva passando dai 271 milioni Euro del 2010 ai 330 milioni di Euro nel 2011.

Questi i principali dati che emergono dall'Osservatorio Assoconsult 2011/2012 sul mercato della consulenza, realizzato con la collaborazione con  l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata e presentato alla terza edizione degli Stati Generali del Management Consulting, tenutisi oggi presso la sede di Confindustria Roma.

La giornata ha visto in apertura gli interventi di Corrado Cerruti (Università di Roma Tor Vergata - Coordinatore Rapporto Annuale Indagine Assoconsult) che ha presentato il "Rapporto annuale 2011-2012 dell'Osservatorio Confindustria Assoconsult" e di Franco Perone (Vice Presidente Confindustria Assoconsult) che ha illustrato "la spesa in consulenza della Pubblica Amministrazione: i dati 2011"

La discussione sui temi sollevati dalle analisi dello scenario presentato si è articolata con gli interventi di Luca Paolazzi (Direttore Centro Studi Confindustria) "Una lettura dello scenario: quali funzioni propulsive dell'economia", di Aurelio Regina (VicePresidente Confindustria con delega allo Sviluppo Economico), "il punto di vista delle imprese" e di Gustavo Piga, (Università di Roma Tor Vergata - Responsabile Scientifico Osservatorio Assoconsult) con un intervento sulla  "Consulting review".


"In generale, il settore del Management Consulting italiano resiste alla crisi e torna a crescere dopo due anni di contrazione. Questa crescita si presenta sempre più polarizzata tra poche grandi imprese che hanno accelerato il passo e una miriade di micro imprese che, anche per esigenze di auto-occupazione, continuano a nascere. Entrando nel merito di questi macro trend si scopre però che, al di là del fattore dimensionale, ci sono fattori critici di successo – quali la specializzazione per service line/industry o l'internazionalizzazione – che fanno la differenza tra i winner e i looser. La dispersione nelle performance è elevata, con una forte divaricazione rispetto ai valori medi. Un dato significativo: al 18% dei professional delle grandi imprese viene riconosciuta una tariffa giornaliera inferiore o uguale a 600 euro, laddove il 6% dei professional delle micro imprese riceve compenso uguale o superiore ai 1.200 euro/giorno" ha dichiarato Ezio Lattanzio, Presidente di Confindustria Assoconsult, che ha chiuso i lavori degli Stati Generali del Management Consulting. "E' difficile stabilire se e quanto pesi sul Sistema Italia il non compiuto sviluppo del settore del Management Consulting, con la sua capacità di contribuire alla competitività delle imprese e all'efficienza della Pubblica Amministrazione. Tre aspetti emergono con chiarezza dall'Osservatorio. Il primo: in Italia il settore della consulenza ha un peso pari a solo lo 0,20% del PIL, contro una media europea dello 0,57%. la committenza pubblica – già in passato percentualmente più bassa della media dell'Unione Europea –  non è un volano di sviluppo ma un elemento frenante (in calo del 5% in valori assoluti). Il secondo: l'internazionalizzazione è chiave per superare le difficoltà di un mercato stagnante, per le grandi così come per le piccole imprese di consulenza; la percentuale di imprese di consulenza che ha progetti extra-nazionali è salita nel 2011 dal 14% al 22%, con un ulteriore 9% che dichiara di organizzare a breve una presenza all'estero. Il terzo: nove volte su dieci le consulenze alla PA sono affidante a persone fisiche e dei quasi 700 milioni di euro spesi solo il 15% è erogato a società di consulenza specializzate".

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