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venerdì 19 agosto 2011

Crisi dei mercati azionari: cosa fare e cosa sapere

In momenti di crisi come quelli attuali chi paga il pegno più degli altri è quasi sempre il piccolo risparmiatore,in quanto dilaga scarsa informazione o informazione deformata.

Oggi vogliamo far capire cosa sta accadendo e dare al risparmiatore un piccolo prontuario su cosa fare e cosa aspettarsi.

Innanzitutto sgombriamo il campo: le crisi dei mercati azionari, non hanno mai avuto colore politico, la colpa quindi non è da additare a nessuno e chi dice diversamente forse si muove per ragioni politiche.

Cosa sta succedendo? Come muoversi e cosa fare?

“Ogni volta la Storia si ripete”. Ogni giorno chi legge i giornali, le notizie finanziarie, forum, siti, ascolta programmi radiofonici o televisivi, a volte è bombardato da diverse notizie contraddittorie fra di loro. Questo accade, soprattutto nelle occasioni di forti rialzi o forti ribassi. Notizie contraddittorie che a volte incutono paura o euforia nel piccolo risparmiatore o nell’addetto ai lavori, portandolo, spronandolo ad un comportamento che si ripete negli annali:

Comprare sui Massimi

Vendere sui Minimi

Perché accade questo? Perché si mantengono e si ripetono questi comportamenti?

Le spiegazioni potrebbero essere molteplici, ma noi riteniamo che una spiegazione plausibile, sia nella mancanza di organizzazione della propria attività di investitore o di trader.
Gli errori che si commettono sono sempre gli stessi, proprio perché i Mercati Finanziari si muovono sempre allo stesso modo. Sembra che nella Storia sia accaduto sempre questo:
I Mercati Finanziari e l’economia si sono mossi in sintonia, mentre i risparmiatori, per lo meno una elevatissima maggioranza, hanno assunto un comportamento anticiclico, contro Trend, o contro Ciclo.

Come si muovono e perchè si muovono i mercati azionari?

Tutti gli investitori hanno sentito parlare delle bolle speculative che si sono periodicamente succedute. Nonostante ciò tutti conoscono almeno una persona che ne sia rimasta vittima! Infatti, sebbene nella storia ci siano molte lezioni da cui trarre insegnamento, ogni volta che si verifica una bolla la maggiore parte degli investitori ne rimane vittima, trovandosi nel posto e nella posizione sbagliati. Ma si può evitare di essere in questi posti e momenti sbagliati? Sì, basta capire che una bolla non è altro che una delle fasi del mercato azionario che periodicamente si ripetono. Per cui è importante imparare a capire/individuare le varie fasi del mercato.

I mercati finanziari, in particolare i mercati azionari, vivono una evoluzione abbastanza simile che si ripete sempre, mostrata schematicamente:
• Fase di accumulazione (bottom): durante questa fase la partecipazione al mercato è estremamente bassa, nessuno investe, l’economia va male, ma i grossi investitori, quelli dalle mani forti, cominciano lentamente ad accumulare. Comprano in quanto, probabilmente, dispongono di notizie non accessibili agli altri partecipanti.
• Fase di partecipazione (prima parte di risalita): arrivano i primi segnali tecnici di acquisto e tutti quelli che seguono l’analisi tecnica cominciano ad entrare sul mercato.
• Fase di euforia (seconda parte di risalita più vigorosa): la partecipazione al mercato aumenta notevolmente (ovvero aumentano i flussi di denaro fresco spingendo al rialzo sempre più i prezzi). L’investitore, generalmente, immette ordini di acquisto limitati, per poi, quando il prezzo è scappato, modificare l’ordine al meglio.
• Fase di distribuzione (top): durante quest’ultima fase quelli dalle mani forti cominciano lentamente a liquidare. Vendono in quanto, probabilmente, dispongono di notizie non accessibili agli altri partecipanti.
• Fase di partecipazione (prima parte di discesa): arrivano i primi segnali tecnici di vendita. Coloro che seguono questa disciplina cominciano a vendere.
• Fase di panico (ultima parte della discesa): tutti gli altri partecipanti vendono passando ordini al meglio. Il mercato crolla. Il denaro esce dal mercato azionario.

D’altra parte sappiamo che i cicli dei mercati finanziari interagiscono con i cicli dell’economia. Possiamo tranquillamente dire, quindi, che Mercati Azionari e il Ciclo Economico sono due sinusoidi identiche o quasi identiche.

Come e con che cosa possiamo definire e delineare in poche parole il Ciclo Economico? Con il PIL. Il PIL viene usato per misurare il benessere economico di una Nazione, per cui è un “indicatore di ricchezza”. È ovvio che se il PIL di un Paese aumenta, la Nazione attraversa una fase di espansione. Viceversa se diminuisce si trova in recessione.

Storicamente a periodi di espansione, più o meno limitati, sono seguiti periodi di recessione più o meno limitati.Ovviamente le variazioni del PIL influenzano il prezzo delle azioni. Infatti,come l’economia ha un suo Ciclo, così anche i Mercati Azionari: a periodi di espansione seguono periodi di recessione economica, e quindi, a periodi di Bull Market, periodi di Bear Market.

A questo punto, possiamo, quindi, esprimere delle regole semplici:

Espansione economica=Tassi di interesse in rialzo=Mercati azionari in rialzo

Recessione/rallentamento economico=Tassi di interesse in ribasso=Mercati azionari in ribasso.

Il mercato, e l'economia, quindi, è fatto di cicli e averne consapevolezza può aiutare nel capire dove si è e dove si va.

I Nostri studi storici e le statistiche, dicono che:
• Ci sono giorni migliori (con più probabilità a favore) per acquistare e giorni migliori per vendere;
• Ci sono mesi migliori per acquistare (con più probabilità a favore) e mesi migliori per vendere;
• Ci sono anni migliori per acquistare (con più probabilità a favore) e anni migliori per vendere.

Molti potrebbero dire: “Quello che è stato valido per il passato, non è vero che sia valido per il futuro”.

Noi diciamo che quanto è successo nel passato, con grande probabilità avrà un riverbero o una conseguenza sul futuro.

Cosa prospettava la Storia per il 2011 ed il 2012?
Le statistiche sono ponderate sulla storia dei mercati azionari Usa (oltre 120 anni).


Innanzitutto, fra il 2011 ed il 2012, in base alle ciclicità storiche è molto probabile che ci possa essere una recessione, e quindi è molto probabile una discesa dei mercati azionari.

Il 2011 risente del dna del 1931 (anno in cui i mercati americani persero il 51% ca) e quindi era molto probabile una salita fino a Marzo/Maggio e poi l'inizio di una forte discesa.

Con probabilità del 72% ca, fra il 2011 ed il 2012 si formerà il minimo del decennio 2011/2020.
Il minimo del decennio per i mercati americani, dovrebbe essere di molto superiore ai minimi del decennio precedente.

Sia nel 2011 che nel 2012 è sconsigliabile mantenere posizioni in ottica annuale, in quanto con elevata probabilità il risultato dovrebbe essere negativo.

L'unico investimento azionario Buy and hold (compra e mantieni) ipotizzabile è quello con ottica di almeno 60 mesi.

Questo è quello che dice la storia e le statistiche per il 2011.
Ogni investitore ed addetto ai lavori dovrebbe leggere sempre queste notizie prima di intraprendere un investimento azionario(gli unici libri in Italia su cui trovare queste notizie sono i nostri!).

Vediamo poi cosa è successo nella realtà:
il terremoto in Giappone, la crisi Greca, poi il Portogallo, poi la Spagna, poi il deficit americano e poi...
i mercati come diceva la storia e la statistica stanno crollando.

Sono state coincidenze?
Noi non crediamo.
Caro risparmiatore devi inoltre sapere che in situazioni del genere "sguazzano" gli sciacalli,ovvero coloro che per chi sa quale loro vantaggio, cercano di esasperare i toni e di creare ancora più paura.

Il futuro che ci attende non è altro che una ripetizione del passato in grandi linee, e nei prossimi mesi, come dice la Storia, si apriranno grandi occasioni di acquisto.

Un'ultima cosa: non aver paura: informati, studia, ragiona con la tua testa, ma soprattutto sappi che ad ogni ribasso segue sempre un forte rialzo.

Dott.Gerardo Marciano
Proiezionidiborsa
Libreria di Borsa online

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