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lunedì 30 marzo 2009

I NUMERI NON ESATTI DEL GOVERNO BERLUSCONI

 

I NUMERI NON ESATTI DEL GOVERNO BERLUSCONI.


di: Raffaele Pirozzi e Giuseppe Biasco


Nel biennio 2007 – 08, si è passati da 1341 a 1150 morti sul lavoro, con una diminuzione di ben 191 incidenti mortali in meno: Gli invalidi permanenti per infortuni sul lavoro sono diminuiti di 3942 unità , gli incidenti sul lavoro sono diminuiti di oltre 78 mila . I numeri restano alti, ma erano anni che non si verificava una diminuzione così consistente.

Le associazioni dei consumatori, lavorando su questi dati hanno calcolato che per questa diminuzione di infortuni, sia per spese assicurative che per spese sanitarie e previdenziali, lo Stato ha risparmiato ben 428 milioni di Euro.

Il Ministro Sacconi ritiene ideologica e sbagliata la legge promossa dal Governo Prodi dopo i gravi incidenti della Thyssen a Torino. Quella legge verrà cambiata, a maggior favore degli industriali.

In questo caso il risparmio dello Stato non conta!


IL Ministro Brunetta,qualche giorno fa, in una trasmissione radiofonica di prima mattina, rimproverava, come suo solito, i giornalisti che avevano riportato dei dati sbagliati agli ascoltatori.

Il mancato premio Nobel per l'Economia, riferiva che non erano 40 mila i precari dello Stato da licenziare, ma bensì solo 13 mila.

Ammesso che fossero solo 13 mila e dimostreremo che non è così, il Ministro stava parlando di licenziamenti, non di assunzioni.

I 13 mila a cui ci si riferisce erano quelli che per avere un contratto a tempo determinato di tre anni nella Pubblica Amministrazione avevano sostenuto un concorso; erano stai assunti dal precedente Governo Berlusconi che Prodi voleva stabilizzare. Per arrivare a 40 mila come affermavano i giornalisti della Rai, si faceva riferimento a tutti quei lavoratori delle società in house dello Stato che lavorano per i Ministeri ma che non sono dipendenti statali. Le società in house sono quelle che pur essendo della S.p.A. , sono a maggioranza di proprietà dello Stato, svolgono lavori per conto per la P.A. e per le Regioni. Un esempio per tutte: Sogesid S.p.a., che lavora per conto del Ministero dell'Ambiente e per le Regioni. Proprio nel Ministero dell'Ambiente, prima della ricognizione di Brunetta, molti lavoratori laureati e di grande esperienza che lavoravano da oltre 5 anni con contratti continuamente rinnovati, sono stati licenziati dal Ministero e riassunti dalla Sogesid con una perdita secca sullo stipendio, di oltre 400 Euro al mese.

Oltre a questi precari, ci sono tutti coloro che lavorano per le strutture dello Stato come Sviluppo Italia, Italia Lavoro, ISFOL, ISTAT, Fomez. Le strutture sono tante e sono quelle che sono state costituite attorno a progetti particolari che hanno assunto con contrati a termine personale altamente qualificato.

Il numero di questi precari arriva a ben oltre 60 mila unità. Quando si denunciava che i precari che avrebbero perso il posto di lavoro nella P. A. erano 100 mila non era sbagliato.

In televisione è stato mostrata la commozione del Ministro Brunetta di fronte agli applausi del Congresso del Partito delle Libertà. La considerazione che ne traiamo è molto amara,in questo Paese gli applausi si prendono solo quando si licenzia chi non può ribellarsi. Da quel palco abbiamo dovuto anche ascoltare un giovane di Acerra , che parlava con entusiasmo di un eroe (Berlusconi) che stava costruendo una società basata sul merito.

Quale altro merito ancora deve dimostrare un giovane laureato, con master e conoscenza delle lingue straniere, che ha vinto un concorso per 100 posti tra oltre 10 mila partecipanti solo per un lavoro di tre anni?


Il Ministro Tremonti continua ad affermare che la crisi per l'Italia non è drammatica e che il Governo non lascerà nessuno indietro.

Purtroppo per lui, L'OCSE, la Commissione Europea, la Banca d'Italia, la Confindustria e buon ultima la CGIL, si trovano concordi nell'affermare che il nostro paese sta attraversando, senza controllo e senza strategie una crisi tra le più gravi degli ultimi 50 anni.

In particolare preoccupano il PIL ed il debito pubblico. Nel 2008, il Prodotto Lordo ha perso l' 0,5%, le previsioni per il 2009 sono che la perdita sarà del 3,5%, mentre solo nel 2010 registreremo una ripresa della crescita dello 0,8 %. Se questa previsioni saranno confermate, (e ci auguriamo di no!), all'inizio del 2011 il nostro Paese si troverà in una fase consolidata di recessione economica perché avremmo mantenuto una costante perdita per tre anni del PIL. Ripartiremo da un 96,7% a fronte di un 100% del 2007. La perdita complessiva sarà di oltre 75 miliardi di Euro sul PIL, per cui la previsione di perdita di un milione di posti di lavoro sembra veramente approssimativa.


L'apoteosi del Congresso del PDL: gli applausi a chi licenzia nella P.A. , a chi introduce il grembiulino a scuola e non garantisce più i maestri di sostegno per i bambini con disabilità, a chi diminuisce le garanzie per la sicurezza sul lavoro, a chi lavora contro l'integrazione sociale , a chi predica un benessere che non c'è, dimostra solo una cosa: è nato un partito che non ha una strategia unitaria per il Paese, ma che rappresenta una parte contro un'altra.

Un partito che deve governare per scaricare il costo della crisi su coloro che sono più deboli socialmente e che devono essere sempre più deboli, perché non devono nemmeno ribellarsi.

Quanti conti sbagliati in questo Governo, nell'apoteosi di questi giorni, si vede in lontananza la loro sconfitta.

 
 
 
Raffaele Pirozzi direttore giornaleonline"www.notiziesindacali.com"

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