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venerdì 27 febbraio 2009

Topo da laboratorio: ultimi fuochi di un vecchio paradigma



GLI ULTIMI FUOCHI DI UN VECCHIO PARADIGMA
"Il topo da laboratorio: l'amico che ci salva la vita": 3 pagine su La Repubblica


  • MENTRE il NRC (National Research Council) degli Stati Uniti, più importante organo scientifico del mondo, dichiara nel documento "Prove di tossicità nel XXI secolo: visione e strategia" (giungo '07), che la tossicologia si sta avvicinando a un evento epocale, di quelli che hanno dato un nuovo corso alla storia della scienza, come la scoperta della penicillina, del DNA o la nascita del primo computer. E prevede: "Le prove di tossicologia passeranno da un sistema basato sullo studio dell'animale a un sistema basato principalmente sui metodi in vitro, in grado di valutare i cambiamenti dei processi biologici con l'osservazione di cellule, preferibilmente di origine umana";
  • MENTRE le principali agenzie statunitensi (EPA, NIEHS e NHGRI) danno seguito a queste indicazioni, firmando il 15/02/08 l'accordo per un grande progetto  nazionale di tossicologia cellulare, e Francis Collins, direttore del NHGRI, dichiara: "gli studi condotti sugli animali sono lunghi, dispendiosi e non sempre funzionanti";
  • MENTRE Jeremy Rifkin scrive, riferendosi al documento del NRC (Espresso 15/11/07): "da anni associazioni e leghe antivivisezioniste sostengono le stesse tesi e vengono schernite da enti scientifici, associazioni mediche e lobby industriali, ma ora l'establishment scientifico è arrivato alle stesse conclusioni: le prove di tossicità eseguite su animali sono da considerarsi scienza di cattiva qualità e dalla loro sostituzione dipende la salvezza di molte vite umane";
  • MENTRE sta crollando la credibilità scientifica della sperimentazione animale con editoriali e articoli su Nature (10/11/05), British Medical Journal, New England Journal of Medicine (23/11/06), Scientific American, Sapere (08/06), Biologi Italiani (06/03), ecc ...;
  • MENTRE Thomas Hartung, consulente scientifico dell'UE, dichiara che fino ad oggi con le ricerche sugli animali si è fatta "cattiva scienza" e che il progetto REACH è un'"occasione unica per rendere la tossicologia una scienza rispettabile" (promuovendo i metodi sostitutivi ndr);
  • MENTRE i nuovi metodi di sperimentazione danno risultati di gran lunga più affidabili, più economici, più robotizzabili e sovrapponibili della sperimentazione animale e hanno tempi ben più adatti alle esigenze moderne;
  • MENTRE il mondo intero si muove in direzione del nuovo pensiero scientifico emerso grazie alle nuove conquiste della scienza (proteomica, tossicogenomica, epigenetica ecc …), oltre verso il riconoscimento di un errore di base;
  • MENTRE è più che mai urgente una rapida ed efficace indagine tossicologica per contrastare il crescente inquinamento chimico, causa di danni infiniti alla salute, vedi l'Espresso, "SOS bambini: diossina e tumori" (18/12/08);


   ll giornale La Repubblica (26/02/09) ritiene utile pubblicare ben tre pagine di apologia della sperimentazione animale con l'articolo '"Il topo da laboratorio: l'amico che ci salva la vita – Una vita lunga 100 anni grazie ai topolini-operai"

  • DIMENTICANDO di ricordare agli ignari lettori i disastri che la ricerca su animali ha prodotto in medicina (Talidomide, Lipobay, Vioxx, TGN1412 e tanti altri);
  • DIMENTICANDO che, a differenza degli altri metodi di ricerca, la sperimentazione animale è stata sempre usata senza aver subito una verifica;
  • DIMENTICANDO che, secondo dati ufficiali della Food and Drug Administration (FDA), 92 farmaci su 100 danno esito negativo nei test clinici, dopo essere risultati efficaci sugli animali;
  • DIMENTICANDO che il 60% delle risposte fornite dai topi è contraddetto dalle risposte fornite dai ratti!!
  • DIMENTICANDO che cicuta, stricnina, amanita phalloides, e tante altre sostanze, velenosissime per l'uomo sono ottimo cibo per svariati animali da laboratorio;
  • DIMENTICANDO che ogni specie dà risposte diverse e che questo consente, variando la specie usata, di predeterminare i risultati;
  • DIMENTICANDO ancora che l'incertezza della prova fornita dall'animale consente di aggirare la responsabilità civile in caso di danni alla salute.

  Ringraziamo in anticipo la Repubblica che certamente ci darà spazio per una replica all'articolo per:
  contribuire a ristabilire la verità insieme ad una corretta informazione scientifica. Questa è particolarmente necessaria in quanto la critica alla sperimentazione animale viene sempre presentata soltanto sul versante dell'etica e non viene mai fatto conoscere il
     dissenso nel mondo scientifico;  
  contribuire a evitare che l'Europa resti nelle retrovie del rinnovamento scientifico.
 
   
Comitato Scientifico EQUIVITA
  Tel. + 39. 06.3220720, + 39. 335.8444949
  E-mail: equivita@equivita.it

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