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martedì 31 luglio 2007

Cellulari, scattano i ribassi sulle telefonate all'estero


In vigore i limiti europei e i gestori cambiano l'offerta ma solo per la Ue. La tariffa non potrà superare 0,588 euro per chiamare e 0,288 per ricevere


 Cellulari, scattano i ribassi sulle telefonate all'estero ROMA - Telefonate meno care per chi usa il cellulare all'estero, a patto però di rimanere nell'Unione Europea. Con l'arrivo delle vacanze, tre operatori di telefonia mobile su quattro (Vodafone, Wind e Tim) hanno deciso di cambiare le proprie tariffe di "roaming" anticipando l'entrata in vigore del regolamento europeo che pone un tetto al costo del traffico tra stati diversi.
Tutto nasce dal fatto che i gestori concordano tariffe standard per far passare le proprie telefonate su reti altrui. Il caso tipico è proprio il cliente che usi il proprio cellulare all'estero. Queste spese aggiuntive per i gestori diventavano fonte di guadagno perché si scaricavano sugli utenti sotto forma di tariffe altissime e spesso ingiustificate rispetto ai reali costi d'interconnessione (specie se si considera come quasi tutti i gruppi che operano in Europa sono presenti in più paesi). Così Bruxelles ha imposto l'Eurotariffa: ogni operatore non può far pagare più di 0,588 euro al minuto a chi chiama da uno dei 26 paesi Ue verso un altro e 0,288 euro a chi riceve la telefonata. Si tratta di valori che devono comprendere tutti gli elementi fissi (quindi niente scatto alla risposta) e non sono previsti costi di attivazione. Inoltre è già stato predisposto un preciso calendario per i tagli nei prossimi anni: il 30 agosto 2008 si scenderà a 0,552 euro e a per le chiamate in uscita e a 0,264 euro per quelle in entrata; alla stessa data del 2009 il tetto sarà posto a 0,516 euro e 0,228 euro.
La decisione è frutto del lavoro del commissario Ue alla comunicazioni Viviane Reding dopo anni di studio sulle disparità di trattamento sperimentate nei vari paesi europei che secondo la commissione portavano il 20% dei viaggiatori a tenere il telefonino spento per paura dei costi imprevisti, specie in caso di chiamate ricevute.
Anche gli operatori italiani si adegueranno tutti entro la scadenza imposta del 30 agosto, ma in alcuni casi si sono mossi in anticipo avviando da questo fine settimana le proprie proposte.
Comincia Vodafone che praticherà l'eurotariffa da oggi, ma è necessaria l'attivazione chiamando il 42070: chi decidesse di applicarla, tuttavia, dovrebbe rinunciare a Vodafone Passport, l'offerta lanciata nel giugno 2005, attivabile gratuitamente, che permette di portare all'estero la propria tariffa nazionale pagando un euro in più a inizio conversazione.
Wind invece sarà operativa da domani e per il passaggio non sarà necessaria alcuna sottoscrizione né richiesta da parte dei clienti: avverrà in modo automatico e su tutti i piani tariffari, anche quelli promozionali o opzionali. Il risparmio, informa Wind, sarà del 25% rispetto alle tariffe attuali.
Tim si adeguerà ai dettami europei il 30 agosto, e il costo delle chiamate dall'estero dovrebbe ridursi anche del 50%, ma nel frattempo, dal 6 agosto, propone "Tim senza confini", che se attivata, permetterà di non pagare le telefonate ricevute quando si è in un paese Ue, invece per le chiamate effettuate da un Paese europeo verso i 26 Paesi membri dell'Unione si applica il tetto di 58 centesimi al minuto, senza scatto alla risposta. L'offerta è in promozione gratuita mentre a partire da ottobre potrà essere attivata con 10 euro e sarà valida per un mese.
Infine l'eurotariffa scatterà il 30 agosto anche per 3, ma fino ad allora l'operatore Umts lascerà in vigore 3 Like Home, che, afferma 3 Italia, "nella maggior parte dei casi è più conveniente". Per chi si trova all'estero in un Paese dove il Gruppo 3 è presente, la possibilità di chiamare allo stesso prezzo della tariffa nazionale più lo scatto alla risposta.


Origine: Repubblica

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