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mercoledì 27 giugno 2007

"Sono stato ingaggiato per ucciderti" L'Fbi indaga sull'ultima truffa e-mail

Una nuova forma di imbroglio telematico: il "killer" vi scrive e chiede soldi per risparmiare la vostra vita. Molti hanno pagato, altri hanno denunciato.



 Una minaccia di morte da parte di uno sconosciuto. Un'email firmata da un "sicario", che sostiene di essere stato ingaggiato da un vostro conoscente per uccidervi. E vi offre la possibilità - in cambio, ovviamente, di un sostanzioso compenso - di continuare a vivere. Sembra la trama di un film horror estivo, ma in realtà è l'ultima trovata della truffa on-line. Si chiama Hitman, ed è una forma di "spam" particolare, che fa leva sulla paura delle persone più che sulla loro avidità.

La trovata ha già avuto "successo" con centinaia di internauti. Tanto da costringere l'FBI, che si occupa di truffe e frodi postali, a emettere un comunicato per avvertire i navigatori del possibile pericolo.

Il "trucco" alla base di Hitman è simile a quello delle "catene magiche", in cui si promette sfortuna se non si rispedisce la mail a dieci persone. Ma è senz'altro più terrificante e, in un certo senso, ingegnoso. Alla prima mail, infatti, segue, dopo circa una settimana, una seconda. Sempre firmata da Hitman, che cortesemente si informa se avete intenzione di pagare. Abbastanza per insinuare nel destinatario, che magari aveva ritenuto inverosimile la minaccia, il dubbio di non trovarsi di fronte a uno scherzo.

"Qualcuno - piegano all'Fbi - ha ricevuto anche un allegato in cui si rivelano alcune informazioni personali del destinatario. Probabilmente "comprate" da una qualche società che tratta i dati. Di solito, comunque, il destinatario riceve solo due mail".

La struttura della frode ha permesso a Hitman una rapidissima diffusione. La prima segnalazione è arrivata all'Fbi a dicembre del 2006, ma da allora i casi si sono moltiplicati vertiginosamente. "Ci sono arrivate circa 115 denunce di cittadini americani negli ultimi tre mesi", dice l'agente speciale del Bureau James Burrel. "Di solito si chiede un cifra fra i 10mila e i 30mila dollari". Denaro che molti, spaventati a morte, hanno deciso di pagare.

Nonostante si tratti, tutto sommato, solo di posta indesiderata, l'Fbi è decisa ad andare in fondo alla questione. "Non tutti denunciano alle autorità l'accaduto, - spiega Burrel - e pagano. Migliaia di dollari, a volte". Ma nonostante la crescente diffusione del fenomeno, le autorità sono ancora senza indizi. "Le lettere potrebbero venire da ogni parte del pianeta", sottolinea Burrel. "Ci è impossibile rintracciarle, per ora. Possiamo solo mettere in guardia gli internauti e spiegare loro che non c'è da avere paura".

Ma non aver paura è più facile a dirsi che a farsi. "Quando mi è arrivata la prima mail - dice Peter McGlothin, che ha denunciato lo "spam" all'Fbi - ho subito pensato che fosse un inganno. Dopo la seconda comunicazione di Hitman, però, ho iniziato ad avere paura. All'inizio, certo, era una paura inconscia. Non mi sentivo mai al sicuro. Ho passato tre mesi a guardarmi le spalle. Poi mi sono rivolto alle autorità, anche se nella lettera c'era scritto chiaramente di non farlo. Per fortuna non ho più ricevuto mail".


Origine: Repubblica

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