Cerca nel blog

giovedì 28 dicembre 2006

Richiesta dell'Authority a Murdoch "Accesso a Sky da tutti i decoder"

La tv satellite dovrà concedere la licenza Nds Videoguard pur garantendosi le caratteristiche di sicurezza anti-pirateria

La Comex aveva chiesto la licenza per utilizzare il software protetto
di LUCA IEZZI


ROMA - (Repubblica) Torna l'ipotesi del decoder "aperto" e universale. L'Autorità per le comunicazioni ha chiesto a Sky di chiarire quali caratteristiche tecnico-commerciali e di sicurezza consideri idonee per concedere ai produttori di decoder la licenza Nds Videoguard, il software che permette di ricevere i programmi della pay tv. La prospettiva è quella di allargare a più produttori la possibilità competere sul mercato, mentre ora solo cinque società (Pace, Amstrad, Philips, Samsung, Thompson) hanno la licenza e i dati tecnici direttamente da Sky Italia che vende tutti i decoder con il proprio marchio e secondo le proprie offerte commerciali. L'istruttoria è ancora in corso e una decisione sarà presa solo a gennaio.

A sollevare la questione è stata un'azienda di Ravenna, la Comex che nel giugno del 2004 aveva presentato un esposto alle Autorità per le comunicazioni e all'Antitrust di fronte al rifiuto di Sky di fornire le specifiche tecniche per la costruzione di decoder che rendessero visibili i propri canali. Secondo la società italiana questo violava gli impegni presi da Sky di fronte all'Antitrust europeo al momento della fusione tra Stream e Telepiù.

Sullo sfondo, oltre a Comex, c'è lo scontento di diverse aziende italiane che, pur non potendo competere con i big dell'elettronica di consumo, puntano al mercato nazionale dei decoder, magari producendo apparecchi totalmente "aperti" in grado di decodificare i programmi di tanti operatori diversi.

Le resistenze di Sky, a quanto si apprende, non nascono dalla volontà di mantenere basso il numero di produttori, ma di avere delle garanzie sul fronte della pirateria. Il sistema messo a punto, l'Nds, ha permesso di debellare il fenomeno delle schede "craccate", così diffuso che le due piattaforme satellitari, Stream e Telepiù, dovettero fondersi per evitare di fallire entrambe. L'obiezione presentata dai tecnici di Sky è che mettere in commercio dispositivi per legge predisposti a supportare tutti i software significherebbe "regalare" ai pirati opportunità di violare o aggirare la sicurezza dell'Nds (come accadde al sistema Seca2 usato al tempo da Telepiù). È importante secondo Sky che non solo la smart card che si infila nel decoder sia di sua proprietà, ma anche l'alloggiamento (detto Cam) della carta stessa nel decoder.

L'Autorità presieduta da Corrado Calabrò dovrà decidere se le garanzie richieste dal monopolista sono compatibile con la necessità della concorrenza. Una delibera che avrà effetti sull'intero sistema televisivo a pagamento, quindi anche digitale terrestre (dove sono presenti Mediaset, Rai e Telecom) e quello della banda larga (Fastweb e ancora Telecom i principali operatori) visto che negli ultimi anni si è imposto il modello per cui gli stessi eventi "premium" come cinema o lo sport vengono venduti su diverse piattaforme. Se la pirateria dovesse far breccia su uno solo dei sistemi di trasmissione il valore dei diritti televisivi calerebbe per tutti.

Novità anche sul fronte del digitale terrestre: La Commissione europea deciderà tra il 15 e il 20 gennaio se condannare o meno l'Italia per gli aiuti di Stato concessi nel biennio 2004-2005 all'acquisto dei decoder digitali. Lo ha affermato il vicepresidente dell'Esecutivo Ue, Franco Frattini. Il vice presidente non è entrato nel merito della questione, ma una condanna dell'Italia appare ormai scontata.

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *