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venerdì 28 luglio 2006

PALIO DI AVOLA (SR), PREFETTURA E COMITATO SICUREZZA PUBBLICA DECIDONO LO STOP ALLE CORSE DEI CAVALLI


ON. AZZOLINI (FI): “GRANDE SODDISFAZIONE PER LA DECISONE DEL PREFETTO”; LAV: “OTTIMA E RESPONSABILE DECISONE, ORA IL BANDO VA ESTESO A TUTTE LE CORSE DI CAVALLI DELLA PROVINCIA COME AVVIENE NEL RESTO DELLA SICILIA.IL COMUNE DI AVOLA NON ALIMENTI LE POLEMICHE”.


Una decisione ottima e di grande responsabilità che finalmente riafferma la presenza dello Stato in contesti spesso lontani dalla legalità”. Così la LAV giudica il provvedimento col quale ieri il Prefetto di Siracusa, Benedetto Basile, ha disposto il divieto di svolgimento del palio di Avola, in programma la prossima settimana. Secondo gli accertamenti svolti dalla Prefettura e dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, infatti, le corse paesane di cavalli sono “occasioni di incontro per soggetti che gravitano nell’ambiente della malavita comune e organizzata e incentiva situazioni illegali, quali la diffusa pratica del doping e le scommesse clandestine”.

La decisione del Prefetto conferma in pieno quanto denunciato dalla LAV circa le infiltrazioni della criminalità nelle corse di cavalli nei palii dell’area ibleadichiara Ciro Troiano, responsabile nazionale dell’Osservatorio Zoomafia della LAV -. Dopo lo scandalo doping del palio di Floridia e la morte di un cavallo, l’intervento del Prefetto è stato essenziale anche per stroncare i noti interessi della zoomafia sulle scommesse clandestine, importante canale di autofinanziamento del crimine organizzato. Una singola corsa, infatti, può fruttare oltre 50.000 euro ed è impensabile che tale movimentazione di soldi possa sfuggire alla bramosia delle organizzazioni criminali ed al loro rigido controllo del territorio. L’accertata presenza nell’ambito dei palii paesani di elementi malavitosi – prosegue Troiano - è una pericolosa e grave realtà che deve essere contrastata con fermezza. Per questo auspichiamo che le Autorità di pubblica sicurezza di Siracusa continuino su questa strada e, come già accade nelle province di Palermo, Caltanissetta ed Agrigento, si giunga presto al bando in tutta la provincia di qualsiasi corsa di cavalli o palio, sia per motivi di ordine pubblico sia per tutelare il benessere degli animali, costretti a correre sulle strade asfaltate o altri percorsi inadatti ed a subire maltrattamenti ed abusi di ogni sorta”.

Plauso e vivo apprezzamento per lo stop delle corse è stato espresso anche dall’on. Claudio Azzolini (Forza Italia) che, nei giorni scorsi, assieme ad altri sette parlamentari di entrambi gli schieramenti, aveva sollecitato in tal senso il Prefetto. “Grande soddisfazione - dichiara il deputato - per la decisone del Prefetto. Si tratta di un risultato conseguito grazie alla determinazione con cui abbiamo affrontato il problema in maniera non episodica. Il caso di Avola, infatti, è un'emergenza ma la politica deve evitare che si ripropongano situazioni non compatibili con il benessere degli animali e la sicurezza. La legge contro i maltrattamenti n.189 del 2004, d’altronde, mette in chiaro le responsabilità non solo di chi organizza simili palii ma anche di chi li consente”.

Proprio per questo la LAV ritiene che l’Amministrazione comunale di Avola, invece di alimentare ulteriormente le già troppo accese polemiche di questi giorni contro la scelta prefettizia, dovrebbe garantire la massima collaborazione istituzionale affinché fenomeni illeciti, pratiche contrarie alla tutela animale e retaggi culturali ormai inaccettabili siano definitivamente cancellati a tutela degli interessi della stessa comunità locale.

28.07.2006

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